Illustrato stamane, in conferenza stampa, dal presidente della Regione Nello Musumeci, con gli assessori Ruggero Razza, Mimmo Turano e Manlio Messina e con Guido Bertolaso, che ne coordina l’organizzazione, il protocollo sanitario di sicurezza che sarà applicato in Sicilia durante la stagione estiva.
Tra le misure previste nel protocollo c’è l’app SiciliaSiCura che sarà attiva dal 5 giugno e che non dovrebbe creare conflitto con l’app Immuni studiata a livello nazionale. Previsto anche il potenziamento dei presidi sanitari con l’assunzione di 80 nuovi medici e l’istituzione di un numero verde.
“Il turista deve venire in Sicilia nella consapevolezza di essere accompagnato da un soggetto invisibile e discreto. Deve essere libero di muoversi senza dare conto a nessuno ma, in caso di necessità, avere il supporto necessario”, ha detto il presidente Musumeci.
Il sito siciliasicura.com sarà attivo dal 5 giugno, come ha spiegato l’assessore alla Sanità Ruggero Razza. “Dopo la registrazione non appena arrivati in Sicilia, si potrà attivare l’app con le proprie informazioni per avere una sorta di pre-triage. L’app invia un messaggio giornaliero a cui si potrà rispondere indicando il proprio stato di salute. La Sicilia ha individuato unità assistenziali turistiche in ogni provincia”, ha detto Razza.
Non ci sarà conflitto, assicurano, con l’app Immuni. L’app nazionale prevede il tracciamento, quella siciliana l’”assistenza” al turista. Si tratta di un upgrade dell’applicazione utilizzata dai Siciliani che tornavano dalle altre regioni che comporta un costo di “poche decine di migliaia di euro”.
Guido Bertolaso è stato chiamato a coordinare, almeno fino al primo luglio, la fase 3 della Sicilia. Il suo compenso, ha detto Musumeci a inizio conferenza, è di un euro, e “per non gravare sulle casse pubbliche ha deciso di pernottare sulla sua barca” che è ormeggiata al porto di Trapani.
“L’app è stata modificata, da un impianto per 30 mila utenti, a quelli che potrebbero essere i 3-4 milioni dai primi di luglio”, ha detto Bertolaso. “Si tratta di una rete di assistenza, compresi gli 80 medici assunti e distribuiti nelle zone turistiche che aiuteranno a risolvere eventuali problemi. Qualcosa potrebbe non funzionare nei primi giorni ma noi puntiamo ad avere tutto pronto per il vero flusso turistico a partire dal primo luglio. Darò la mia collaborazione in questo mese. Il virus? I mesi estivi li immagino tranquilli ma dall’autunno potrebbero tornare i problemi. Per questo dobbiamo prepararci a scenari negativi”, ha concluso Bertolaso.