Coronavirus, a Partanna test sierologico gratuito per chi arriva da altre regioni o dall’estero

Test sierologico gratuito, a Partanna, per tutti coloro che dal 29 maggio scorso sono arrivati in paese e per coloro che, nei prossimi giorni, vi giungeranno da altre regioni d’Italia e dall’estero.

Accogliere, dunque, ma in piena sicurezza: questa la scelta del sindaco Nicolò Catania e della giunta comunale per garantire ospitalità tutelando al contempo la salute pubblica. Il primo cittadino ha, infatti, deciso di offrire alle persone che si recheranno nella cittadina del Belice, per tutta la durata del periodo estivo, la possibilità di effettuare un test rapido per accertare l’eventuale positività al Covid-19. Attraverso una convenzione stipulata dal Comune con un laboratorio di analisi locale i nuovi arrivati potranno effettuare il test qualitativo per la ricerca di anticorpi anti Sars-Cov-2 i cui risultati saranno disponibili nel giro di poche ore. Qualora, a seguito dell’esame, i soggetti dovessero risultare positivi o a rischio saranno sottoposti a tampone rinofaringeo a cura dell’Asp.

“L’amministrazione comunale garantirà come sempre l’ospitalità a tutte quelle persone che arriveranno a Partanna per motivi di svago, per riunirsi ai propri familiari o per lavoro – afferma Catania – ma confidiamo nel senso di responsabilità personale di tutti coloro che verranno e che ci auguriamo decidano volontariamente di sottoporsi al test per accertare il proprio stato di salute e preservare in primo luogo i propri cari e, al tempo stesso, la nostra comunità”.
Dall’inizio della pandemia e finora a Partanna non sono stati registrati casi di positività. “La scelta dell’amministrazione comunale – prosegue il sindaco – si è resa necessaria considerando che la totale riapertura decisa dal governo nazionale e da quello regionale sta obbligando i singoli Comuni siciliani a fronteggiare la situazione in solitudine. E se il netto calo di casi in Sicilia lascia presumere che l’epidemia qui sia sotto controllo, nel resto d’Italia, purtroppo, sono presenti ancora focolai e situazioni che ci invitano alla prudenza e ci costringono a prendere l’iniziativa autonomamente, come abbiamo fatto in questi mesi con la creazione di una piattaforma di registrazione e con ordinanze apposite volte a tutelare la collettività”.