Dal carcere agli arresti domiciliari quattro dei diciassette arrestati (dodici i siciliani) dalla Guardia di Finanza in prossimità delle coste siciliane, lo scorso 21 novembre, per contrabbando di sigarette.
Dopo avere convalidato gli arresti, infatti, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala, su richiesta della difesa, ha disposto i domiciliari per Antonino Tranchida, 33 anni, e Vito Valenti, 42 anni, entrambi di Paceco, il 29enne Giuseppe Salerno, di Trapani, e il 35enne Francesco Paolo Angileri, di Erice Casa Santa.
Obbligo di dimora a Paceco, con divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7, invece, per il 26enne Giuseppe Accardo. A difendere Angileri e Valenti è l’avvocato Luigi Pipitone, mentre Natale Pietrafitta è il legale di Tranchida e Accardi. A difendere Salerno è Vito Galluffo.
Il gip di Marsala ha, invece, deciso che devono rimanere in carcere a Trapani gli egiziani Mohamed Alì Mahmod, 24 anni, Saber Hassen Alì Ahmed Derwiche, 30 anni, il 23enne Ihab Ahmed Farag, il 23enne Mohamed Adel Abdi, Mohamed Aid Khamis, 36 anni, il 22 enne Mohamed Ahmed Abd El Fetteh e il 48enne libico Houssine Dinbaou. Ai sette nordafricani è stato assegnato un difensore d’ufficio, Gaspare La Grassa.
L’operazione è stata condotta dai militari della Guardia di Finanza di Palermo insieme al Reparto aeronavale e con il supporto dei reparti territoriali di Trapani e Siracusa. Sequestrate otto imbarcazioni utilizzate per il trasporto di 6,7 tonnellate di tabacchi lavorati esteri prodotti in Tunisia e negli Emirati Arabi, oltre a 160 mila euro in contanti.
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