È stata Trapani ad aggiudicarsi, tra le città siciliane e le loro opere d’arte partecipanti, il contest lanciato dal Festival “Via dei Tesori” per restaurare beni artistici e architettonici.
A beneficiare dei fondi sarà l’olio su tavola della Cappella della Mortificazione che ha vinto, per pochi voti, sulla cupola del Campanile del Carmine a Marsala.
Al terzo posto si è classficata Palermo con le le sfingi del Gymnasium dell’Orto Botanico di Palermo, in pietra di Billemi, scolpite tra il 1789 e il 1795.
Realizzato tra il XVI e il XVII secolo da un autore ignoto, il dipinto raffigura “La Pietà con le sante Lucia e Agata” e si trova sulla parete di ingresso della cappella. La pellicola pittorica in più punti è compromessa (alterata oppure ossidata dagli agenti atmosferici) o addirittura caduta, e questo non permette più la leggibilità delle figure.
Il concorso organizzato dalle “Vie dei Tesori” ha permesso ai cittadini, fino allo scorso 30 novembre, di votare attraverso i social, le chat e le pagine web. Ai partecipanti veniva richiesto: “Quale bene vuoi recuperare? – Vota il tuo restauro”.
Trapani ha ottenuto il 41,50% dei voti, Marsala al secondo con il 40,9%, e terza classificata Palermo con l’8,9% dei voti. Si tratta del secondo successo consecutivo per Trapani che lo scorso anno aveva ottenuto i fondi per il restauro di due corali manoscritti della Biblioteca Fardelliana.
Gli altri beni artistici che hanno partecipato erano la porta di ingresso alla città di Palermo; il portale della chiesa di san Benedetto a Catania; l’affresco del salone di Amorelli e dieci manifesti realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta dell’Inda, a Siracusa.