TRAPANI. La linea di Tranchida passa nuovamente: il primo cittadino aveva formalmente chiesto al Consiglio comunale di revocare la delibera effettuata a suo tempo dal commissario Messineo che decretava l’uscita del Comune dal Distretto Turistico. Questo è avvenuto durante l’ultima assemblea cittadina.
“C’è soddisfazione” afferma il sindaco Giacomo Tranchida. “In questi giorni stiamo scoprendo di tutto e di più comprese queste bizze del commissario Messineo. È paradossale che non si faccia parte dentro il Distretto Turistico che sostanzialmente in questi anni ha garantito che Birgi volasse. Ora – dichiara Tranchida – deve garantire che l’aeroporto torni pienamente operativo: bisogna stare uniti e con determinazione andare avanti”. Formalmente il Comune continuava a far parte del Distretto tanto che Messineo aveva anche assunto il ruolo di consigliere.
Soddisfatto il presidente del Consiglio Giuseppe Guaiana che sottolinea come “l’atto deliberativo della revoca della delibera relativa al recesso del Distretto Turistico permetterà nuovamente al Comune di Trapani, che ricordo essere anche socio fondatore della fondazione, di rientrare al fine di promuovere il territorio. Trapani – continua Guaiana – era in una posizione anomala avendo richiesto la rescissione ma continuando ad avere il commissario Messineo (fin quando rimase in carica) quale consigliere del Distretto: è stata sanata quindi la condizione”.
Critiche da parte dell’opposizione dove la delibera sul recesso del distretto turistico occidentale ha avuto il voto contrario delle due consigliere del M5S Trapani e Cavallino.
“Mentre oggi la Regione rottama i Distretti turistici e crea i DMO – affermano le due – , come mai a Trapani si chiede di tornare a buttarci soldi dentro? Non comprendiamo la scelta di rientrare nel distretto, strumento che si è dimostrato inefficace e che non ha prodotto alcuna ricaduta sui territori, quindi inutile oltre che dannosa. Ci sembra solo un modo di fluidificare l’azione pubblica che altrimenti sarebbe da fare seguendo procedure amministrative formali. Noi vigileremo. Il tema vero è un altro – continuano Francesca Trapani e Chiara Cavallino – : la promozione turistica e la gestione del sistema aeroportuale dovrebbero essere su base regionale perché la destinazione turistica è l’intera Sicilia. Non possiamo sostenere scelte che non riteniamo sostenibili ai fini degli obiettivi”.