Consiglio comunale di Trapani: oggi potrebbe nascere un nuovo gruppo consiliare

Sono passati 682 giorni dalle elezioni del 2018 che hanno visto una coalizione amplissima vincere con più del 70%. Qualcuno disse che, prima o poi, i nodi sarebbero venuti al pettine. Fino ad ora, la maggioranza ha retto ma in questi mesi non sono state poche le polemiche con alcuni componenti del Consiglio comunale che oggi torna a riunirsi, seppur in modalità a distanza sul web.

E se Silvestro Mangano ha già pubblicamente dichiarato il suo ritorno al PSI, le sorprese potrebbero non essere terminate. Si vocifera, infatti, che questo pomeriggio possa nascere un nuovo gruppo consiliare. Il tutto, con la regia dell’ex deputato regionale Nino Oddo e l’ex senatore Nino Papania.

Un gruppo di opposizione, netto, diretto. Pare, infatti, che Mangano “si unirà” in gruppo con Giuseppe Lipari e Anna Garuccio. Due enormi spine nel fianco di Tranchida che negli ultimi mesi ha “epurato” la sua maggioranza mettendo alla porta colui che è stato definito dallo stesso sindaco “enfant prodige fallito” (e per questo si è speso abbastanza inchiostro vista la querela e controquerela presentata dai due protagonisti) e la figlia dell’ex sindaco trapanese Erasmo Garuccio, quattro volte sindaco in quota alla Democrazia Cristiana (ricordato dalle cronache nazionali per una vignetta di Forattini).

Un gruppo che si appresterebbe a dare filo da torcere all’Amministrazione comunale. Lipari dovrebbe, inoltre, essere il capogruppo, ruolo che aveva già ricoperto nella sua “vita precedente” quando, con i compagni di lista, aveva creato il gruppo “Giovani MuoviMenti”. Sarà sicuramente interessante osservare i movimenti di questa nuova forza all’interno del Consiglio che, forse troppo spesso, ha lasciato intravedere più personalismi del dovuto.

Un Consiglio comunale che, però, non si può non definire veloce. Lo ha ripetuto spesso il presidente Guaiana in questi mesi: questo è il Consiglio più veloce mai visto a Trapani. Molto spesso, infatti, vengono esauriti completamente i punti all’ordine del giorno. Una velocità anche abbastanza ovvia: la maggioranza ha numeri importanti. Sono state rare le volte in cui si è spaccata: la più importante quando, con “un colpo di magia”, Dario Safina, allora consigliere e oggi assessore, inserì nel regolamento per l’arredo urbano l’obbligatorietà di dichiararsi antifascista per chi chiede il suolo pubblico. Qualcosa, in quel momento, sembrava dovesse succedere: la parte di centrodestra e quella di centrosinistra arrivarono sull’orlo di una crisi di nervi.

Gli animi si placarono, la giurisprudenza aiutò Tranchida e la possibilità di nominare nuovi assessori fece quadrare, nuovamente, i conti. Con buona pace degli “esclusi” che, per motivi diversi, pare avessero proprio chiesto una poltrona come assessore. Il problema è che, probabilmente, non sapremo mai come sia andata veramente: Lipari voleva fare l’assessore e Tranchida rispose picche? Probabile, ma nessuno ce lo dirà mai. Anna Garuccio non voleva Fabio Bongiovanni come assessore in quota alla lista Trapani Tua? Forse. Eppure, una cosa è sicura: Garuccio e Lipari ora sono all’opposizione e grazie all’intervento di Mangano avranno la possibilità di creare questo nuovo gruppo.