Consegne a domicilio, il sindaco di Trapani chiede deroga al divieto per le festività pasquali

Tranchida scrive a Musumeci. Il primo cittadino di Trapani ha inviato una lettera al presidente della Regione chiedendo una “deroga (così come previsto per farmacie ed edicole) della chiusura domenicale e nei giorni festivi per gli esercizi commerciali che offrono servizi di consegna a domicilio dei pasti e in generale di tutti i generi alimentari (compresi dolci, gastronomia, ecc)”.

Una pratica che, secondo Tranchida, è sicura visto che “la consegna a domicilio dei pasti può effettuata in tutti gli altri giorni della settimana e che la stessa consente ai clienti di rimanere a casa nel pieno rispetto della norma”.

Una riflessione, quella del sindaco trapanese, che nasce visto l’approssimarsi di festività religiose così importanti come la Santa Pasqua e del Lunedì dell’Angelo. Questo, secondo Tranchida, “comporterà per i nostri Cittadini uno sforzo di isolamento in più a cui si assoceranno l’impossibilità di condividere la tavola con i propri cari e di onorare le tradizioni proprie di ciascun territorio. Inoltre, la chiusura di due giornate consecutive degli esercizi commerciali di generi alimentari porterà ad innalzare il pericolo che si creino sovraffollamenti nei supermercati in vista dell’assenza di altre possibili ipotesi di approvvigionamento alimentare”.

La missiva è stata inoltrata, per conoscenza, anche al prefetto Tommaso Ricciardi.
“Proprio al fine di evitare il pericolo evidenziato e contenere i sentimenti che può provocare – in questi giorni – la separazione dell’isolamento dagli affetti familiari e amicali, nel tentativo di rendere coerente il momento di festa con il consumo delle specialità enogastronomiche tipiche delle festività pasquali, consentendo – tra l’altro – agli esercizi commerciali di soddisfarne la domanda e contribuire ad una, seppur minima, ripresa” ha concluso Tranchida.