Comune di Erice, da oggi uffici aperti al pubblico solo su appuntamento

Nuove regole in arrivo al Comune di Erice a seguito del tavolo tecnico svoltosi ieri con i responsabili dei servizi comunali, nel corso del quale sono state adottate alcune misure precauzionali che entreranno in vigore da oggi, 10 marzo.

In particolare, gli uffici comunali aperti al pubblico riceveranno i cittadini solo su appuntamento, per evitare che si verifichino situazioni di assembramento.

Per prenotare gli appuntamenti i cittadini potranno contattare i seguenti numeri: Comando Polizia Municipale (via Ignazio Poma 4) 0923.502200, Servizi Demografici (via Lido di Venere e contrada Rigaletta) 0923.502269, Ufficio Messi (contrada Rigaletta) 0923.502250, Ufficio Tributi (via Ignazio Poma 2) 0923.502871, Ufficio Servizi Sociali (via Ignazio Poma 2) 0923.502830, Ufficio Pubblica Istruzione e Sport (via Ignazio Poma 2) 0923.502818, Servizi Finanziari (via Ignazio Poma 2) 0923.502807, Servizi Tecnici e Lavori Pubblici (contrada Rigaletta) 0923.502263, Ufficio Urbanistica (contrada Rigaletta) 0923.502238, Ufficio Turismo e Centro Storico (Piazza della Loggia 3) 0923.502370.

Per quanto riguarda l’ufficio Protocollo sarà, infine, consentito l’accesso contingentato agli utenti che si recheranno presso le diverse sedi comunali di Contrada Rigaletta e di San Giuliano, per la presentazione delle istanze, anche senza previa appuntamento telefonico.

“Abbiamo adottato alcune misure molto semplici – ha commentato la sindaca Daniela Toscano – in ossequio alle indicazioni contenute nei provvedimenti emanati in questi giorni dal Governo Nazionale e dal presidente della Regione. Colgo l’occasione per esortare, ancora una volta – continua – tutte le persone anziane o affette da patologie croniche, di evitare di uscire dalla propria abitazione al di fuori dei casi di stretta necessità evitando comunque i luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e di limitare gli spostamenti di tutte le persone ai casi strettamente necessari, al fine di contenere al massimo la diffusione del virus”.

Per i cittadini che negli ultimi 14 giorni sono stati nelle “zone rosse” è obbligatoria la quarantena. Lo prevedono due ordinanze firmate ieri dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per contenere il diffondersi del Coronavirus. Provvedimenti indispensabili visto il rientro in Sicilia di un elevato numero di persone e, quindi, l’ingresso incontrollato di soggetti a rischio di trasmissione del virus. Pertanto, chiunque a partire dal 25 febbraio 2020 abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato o sostato in Lombardia e nelle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, qualora intenda risiedere o soggiornare presso il Comune di Erice, deve obbligatoriamente comunicare il rientro al Comune di Erice all’indirizzo mail info@comune.erice.tp.it, al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio (nel caso della Provincia di Trapani all’indirizzo mail dipartimento.prevenzione@asptrapani.it) e al proprio medico di medicina generale o al pediatra.

I cittadini devono registrarsi presso il sito web www.costruiresalute.it; osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi, rimanendo raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. Il mancato rispetto delle disposizioni comporterà le conseguenze previste dall’articolo 650 del codice penale, compreso l’arresto fino a tre mesi.

Le attività di ristorazione e bar, sono consentite con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione (art. 2, lettera e, DPCM 8 marzo 2020) e che è fortemente raccomandato presso gli esercizi commerciali diversi da quelli sopra indicati, all’aperto e al chiuso, che il gestore garantisca l’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori (art. 2, lettera f, DPCM 8 marzo 2020). Tra le misure in vigore per effetto delle ordinanze n. 3 e 4 del Presidente della Regione Siciliana, è prevista, infine, la chiusura di piscine, palestre e centri di benessere.

 

Redazione

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