Accolto dalla Commissione Tributaria provinciale di Trapani il primo dei ricorsi che diversi cittadini hanno presentato, tramite i legali dell’associazione dei consumatori CODICI, lo scorso anno sulla TARI.
Gli avvisi di pagamento che il Comune di Trapani aveva inviato lo scorso anno per il versamento della tassa sui rifiuti 2018 (che comprende quindi l’anno 2017) non erano andati giù a diversi cittadini stanchi di pagare una tassa a fronte di un disservizio sulla mancata raccolta rifiuti.
“Nel 2017 come ricorderanno i cittadini, le strade erano colme di sacchetti di spazzatura a fronte del blocco del conferimento in discarica e per altri motivi contingibili”, spiegano gli avvocati tributaristi di CODICI Filippo Spanò e Vito Callotta che proseguono: “Abbiamo prodotto, tra l’altro, decine di foto sulle stato delle strade risalenti a quel tempo. Così abbiamo presentato alcuni ricorsi, considerato che per molti cittadini trapanesi, come documentato, la TARI 2018 aveva subìto un incremento, dovuto probabilmente ai mancati introiti degli anni precedenti. La sentenza di ieri della Commissione tributaria provinciale – concludono i due legali – ha ridotto la tassa del 40% cosicchè l’utente potrà adesso chiedere il riconosciuto rimborso”.
Per l’avvocato Vincenzo Maltese, componente dell’Ufficio legale regionale di CODICI e presidente dell’Osservatorio per la Legalità, “con la sentenza è stata riportata a criteri di equità e giustizia, una tassa che appariva ingiusta a fronte di un servizio di raccolta rifiuti per l’anno 2017 carente e gravemente deficitario, prima che andasse a regime la raccolta differenziata e prima dell’elezione dell’attuale amministrazione Tranchida avvenuta nel giugno 2018. Per questo abbiamo voluto vederci chiaro e, forti di una sentenza della Cassazione del 2017, secondo cui, in caso di gravi difformità del servizio rispetto alle modalità regolamentari oltre che della frequenza della raccolta, l’importo TARI può essere ridotto dal 20 all’80 per cento, a seconda dei casi, abbiamo deciso di tutelare le ragioni e gli interessi dei cittadini che si sono rivolti a CODICI”.