Comitato per aeroporto di Birgi, ecco perché Tranchida non ha voluto farne parte

“Non mi pare che il Presidente della Regione ricerchi collaborazione o accetti il confronto istituzionale, vedasi lo squallido ‘giudizio’ su di me alla riunione di insediamento provvisorio del Comitato e per cui aspetto ancora le scuse e, comunque non mi lascio politicamente intimidire”. Così Giacomo Tranchida sulla sua decisione di non voler far parte del Comitato consultivo sull’aeroporto di Birgi istituito da Musumeci.

Il primo cittadino trapanese era stato indicato dal commissario del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Raimondo Cerami, per completare il Comitato consultivo incaricato di individuare le possibili strategie di rilancio dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi ma ha fatto un passo indietro. Tranchida ha comunicato la sua decisione all’assemblea dei sindaci convocata, nei locali dell’Ente camerale, dal presidente della Camera di commercio di Trapani Giuseppe Pace.

L’assemblea ha incaricato il sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella, di concordare con il commissario dell’ex Provincia regionale di Trapani una nuova assemblea che si terrà presso il Libero Consorzio Comunale, attesa la disponibilità data in questo senso da Cerami.

“Ho preso questa decisione – prosegue il sindaco di Trapani – perché mi è apparso evidente, purtroppo, il fatto che il Presidente della Regione non accetti benevolmente la collaborazione ed il confronto istituzionale. Il volgare attacco da me ricevuto, in occasione dell’insediamento provvisorio dello stesso comitato (sono stato definito “un sindaco indegno” dallo stesso Presidente Musumeci, del quale, per gli aspetti intimidatori correlati si occuperà l’autorità giudiziaria) ne è una testimonianza chiara e diretta. Non ho mai avuto padrini né padroni e non abbasso gli occhi davanti ad alcuno guardando in faccia i problemi e chiedendone la responsabile risoluzione. Quando si passa all’insulto, ancorché immotivato, non solo si dimostra di essere inadeguati ma, forse, anche culturalmente incapaci a governare problemi complessi e carenti di visione strategica. L’insulto vero, non è solo ascrivibile alla mia persona, oltre al gran numero di cittadini trapanesi che in me e nella mia amministrazione hanno riposto fiducia e speranze, ma al territorio che continua a piangere l’inerzia della governance regionale”.

“Il territorio di Trapani – rassicura Tranchida – è ben rappresentato dalla presenza della assessora Rosalia D’Alì, anche nella qualità di presidente del Distretto Turistico. Ovviamente – conclude il primo cittadino – il mio impegno per l’aeroporto di Birgi sarà moltiplicato a, anzi, agirò ancora più in libertà e farò tutto ciò che sarà in mio potere per far sì che si ritorni a volare come prima, a beneficio non solo degli operatori turistici ma anche dell’intero sistema socioeconomico provinciale”.

Del Comitato tecnico-istituzionale coordinato dal presidente della Regione Nello Musumeci fanno parte gli assessori regionali alle Infrastrutture, all’Economia e al Turismo e l’ex presidente dell’Enac (l’Ente aviazione civile nazionale) Vito Riggio, il commissario del Libero Consorzio Comunale, il presidente della Camera di Commercio di Trapani, la presidente del Distretto turistico della Sicilia occidentale Rosalia D’Alì, il presidente Paolo Angius e il direttore generale di Airgest Michele Bufo.