La Dda di Palermo ha notificato la chiusura delle indagini dell’operazione “Scrigno” che, nel marzo scorso, ha coinvolto 25 persone raggiunte da misure cautelari, eseguite dai militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Trapani, per i reati di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e danneggiamento. L’inchiesta, condotta dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Claudio Camilleri, ha fatto luce sulle attività delle “famiglie” mafiose di Trapani, Paceco e Marsala attive nella raccolta dei voti in prossimità delle tornate elettorali ma anche su episodi di estorsione e danneggiamento con incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Tra gli arrestati ci furono Franco e Pietro Virga, figli di Vincenzo, capo del mandamento mafioso di Trapani fino al 2001, l’ex consigliere comunale Franco Orlando, già condannato per essere stato uomo d’onore riservato della cosca agli ordini del boss latitante Matteo Messina Denaro, l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, l’ex assessora comunale di Trapani Ivana Inferrera e il marito, l’imprenditore Ninni D’Aguanno. Per Ruggirello, la Direzione distrettuale antimafia non ha tenuto conto del pronunciamento del Tribunale del Riesame che, pur rigettando la scarcerazione, aveva derubricato a concorso esterno il capo d’imputazione: anche per lui, infatti, è stato i invocato il 416 bis.
L’avviso di conclusione delle indagini riguarda, assieme ai Virga, Orlando, Ruggirello, Inferrera e D’Aguanno, tutti gli altri soggetti a suo tempo arrestati e cioè Michele Alcamo, Diego e Salvatore Angileri, Biagio Bianco, Nino Buzzitta, Pietro Cusenza, Vito D’Angelo, Vincenzo Ferrara, Vito Gucciardi, Mimì La Russa, Mario Letizia, Giovanni Maltese, Michele Martines, Francesco Paolo Peralta, Giuseppe Piccione, Francesco e Leonardo Russo, Carmelo Salerno, Filippo Tosto, Stelica Jacob.
L’avviso di conclusione indagini riguarda anche altri soggetti – a suo tempo non raggiunti da misura cautelare: Francesco Todaro – per anni braccio destro dell’ex parlamentare regionale Paolo Ruggirello e per il quale la Dda aveva chiesto l’arresto, poi rifiutato dal gip – l’attuale consigliere comunale di Erice Alessandro Manuguerra e suo padre, Luigi Manuguerra, e l’ex consigliere provinciale Vito Mannina, padre dell’attuale consigliera comunale Simona, Tommasa Di Genova, Giuseppa Grignani e Marcello Pollara.
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