Niente schieramento sulla piazza d’Armi, nessuna parata, nessuna esibizione della Fanfara, nessun saggio ginnico, nessuna esposizione di mezzi e dotazioni, nessuna cornice di cittadini festosi e autorità. Così bersaglieri del 6° Reggimento di Trapani hanno ricordato ieri, nella Caserma “Luigi Giannettino”, il 184° anniversario della costituzione del Corpo.
Una cerimonia intima, per i nostri fanti piumati – che hanno obbedito alle attuali prescrizioni in tema di tutela sanitaria da Covid19 – ma non per questo meno sentita da chi indossa quell’uniforme, con la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai caduti che sorge sul piazzale interno della caserma.
Il colonnello Alberto Nola, comandante del Reggimento, ha poi dato lettura dell’ordine del giorno del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina.
La cerimonia è proseguita con la preghiera del bersagliere recitata dal cappellano militare, don Pino Maniscalco.
Era il 18 giugno del 1836 quando l’allora capitano La Marmora propose a Carlo Alberto di Savoia di dare vita al Corpo. Tantissimi gli atti d’eroismo compiuti dai Bersaglieri nei loro 184 anni di vita, che sono stati ricordati durante la cerimonia.
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