Riunione al Municipio di Partanna, fra i vertici di Terna e il sindaco Nicolò Catania per concordare con l’amministrazione comunale strategie, modi e tempi di realizzazione del cavo sottomarino che collegherà la cittadina del Belice – sul cui territorio sarà costruita un’apposita sottostazione di trasformazione e di collegamento alla rete elettrica – alla Tunisia, esattamente a Capo Bon.
L’importante opera per lo scambio di energia elettrica tra Italia e Tunisia sarà realizzata dalle società Terna e Steg (rispettivamente gestori della rete elettrica nazionale e di quella del Paese africano) nell’ambito di un progetto comunitario al quale l’Ue contribuirà, finanziando al 50 per cento il costo complessivo di 600 milioni di euro. I lavori dovranno essere completati entro il 2027. Il progetto, denominato “Elmed”, prevede la posa di un cavo che si snoderà per 200 chilometri e avrà una portata di 600 MW in modo da permettere ai due Paesi di far “viaggiare” l’elettricità generata da fonti rinnovabili in entrambe le direzioni, di import e export.
Partanna sarà il punto di approdo italiano dell’imponente progetto e l’amministrazione comunale sarà direttamente coinvolta per definire le migliori modalità di realizzazione nell’interesse della comunità. “Alla posa del cavo sottomarino – spiega il sindaco Catania – sarà strettamente collegato lo sviluppo di soluzioni smart e di integrazione delle energie rinnovabili con positive ricadute per la cittadina sul piano economico, su quello dell’approvvigionamento energetico per la comunità e sulla implementazione di sistemi di produzione energetica non inquinanti che renderanno Partanna la città più sostenibile d’Italia. Il raccordo con la nostra comunità sarà fondamentale, come sottolineato dall’amministratore delegato di Terna Luigi Ferraris, perché anche Partanna, in quanto sito di arrivo del progetto, possa trarre vantaggi considerevoli dalla realizzazione dell’opera”.