La Corte di Cassazione è accolto il ricorso presentato dagli avvocati di Paolo Ruggirello. Carlo Taormina e Vito Galluffo, infatti, informano che la Cassazione ha annullato l’ordinanza del Tribunale della Libertà di Palermo che aveva confermato il rigetto della istanza di scarcerazione del GIP.
Ruggirello si trovava detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e dopo l’esito positivo del tampone è stato trasferito all’ospedale “Cotugno” di Napoli per le cure per il coronavirus.
“Il Tribunale della Libertà di Palermo dovrà ora rivedere la propria decisione secondo le direttive della Corte di Legittimità. Finalmente oggi la Cassazione ha dato ragione al perorato della difesa” ha commentato l’avvocato Vito Galluffo.
Paolo Ruggirello è in custodia cautelare in carcere dal 5 marzo 2019 quando venne arrestato, nell’ambito del blitz “Scrigno” della Dda di Palermo e dei Carabinieri del Comando provinciale di Trapani, con altre 25 persone. Il mese scorso il politico è stato rinviato a giudizio assieme ad altre otto persone, l’inizio del processo era previsto per il prossimo oggi ma l’udienza è slittata a causa delle restrizioni introdotte dai decreti sul coronavirus.
Sabato il politico è stato sottoposto al tampone e la figlia – che si era attivata denunciando la situazione sui social – aveva ringraziato pubblicamente “il Garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello, e l’associazione Antigone, in particolare per la sezione della Campania per l’attenzione e la professionalità mostrata e profusa per tutelare la salute non solo di mio padre ma di tutta la popolazione detenuta”.