“Polemica stucchevole”, così Giancarlo Cancelleri, vice ministro ai Trasporti, in un’intervista pubblicata oggi pomeriggio sul quotidiano online Live Sicilia, si esprime sul caso Alitalia a Trapani. La compagnia, come è noto, ha comunicato ad Airgest di voler cancellare i voli sul “Vincenzo Florio” per Roma e Milano.
Ad insorgere contro la decisione della compagnia aerea, motivata dalla percentuale di prenotazioni per i mesi di luglio e agosto giudicata non remunerativa, il presidente di Airgest Salvatore Ombra e tanti esponenti politici di vari “colori”. Anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, ieri sera ha detto di aspettarsi un intervento del presidente del Consiglio e ha “minacciato” proteste eclatanti della Sicilia.
Cancelleri afferma, però, che non esiste un “caso Trapani” ma, semmai, c’è un caso Alitalia. “La compagnia ha riattivato solo il 30 per cento dei voli dopo il lockdown e l’aeroporto di Trapani è solo uno degli scali che risentono di questo taglio”, dice l’esponente dei 5 Stelle. “Mi dispiace – prosegue – che si speculi su una cosa importante come i collegamenti aerei della nostra regione che, come sappiamo, è molto sacrificata in questo senso perché non abbiamo alternative. C’è una stucchevole polemica: qui il tema non è Trapani. Alitalia ha riattivato dopo il Covid solo il 30 per cento di tutti i voli. Alitalia ha ridotto anche i voli su Palermo e Catania. E non sta volando in diversi aeroporti”.
Il vice ministro riferisce di aver chiamato il presidente dell’Enac e anche Alitalia “che mi ha spiegato che in questo momento hanno tagliato le tratte meno remunerative. Non si può pretendere che con dieci persone a bordo un Boeing di 180 posti voli. Ma il ‘per sempre’ non esiste. La scelta è operata in questo momento, per il mese di luglio. Se si riuscirà, come si fa in altri Paesi, a riempire interamente l’aereo, i voli ripartiranno. Non è un problema legato a Trapani. La Puglia ha un solo volo per Roma al giorno per ora”.
L’esponente pentastellato non risparmia un commento sulle parole del presidente di Airgest Salvatore Ombra che, nei giorni scorsi, aveva sostenuto che le politiche del governo nazionale a vantaggio di Alitalia avrebbero messo in fuga le low cost e che ieri, dopo la notizia della cancellazione ha affermato: “Non voglio pensare che sia una vendetta ma la tempistica è sospetta ed è fuori da ogni logica”.
“Mi è sembrata una ‘sgrammaticatura’ – commenta Cancelleri su Live Sicilia – la dichiarazione del presidente della società di gestione, che allude a punizioni, sono frasi da campagna elettorale, mi sembra. Sediamoci piuttosto attorno a un tavolo e cerchiamo soluzioni. Io ci sono, voglio lavorare per atrarre flussi turistici in una delle più belle zone della Sicilia. Se pensiamo che i governi nazionali ‘puniscono’ perché qualcuno ha detto qualcosa, non ci siamo. Sono disponibile a collaborare, ma istituzionalmente, senza buttarla in caciara”.
Cancelleri ha ricordato che “dal primo novembre 2020 comincia la continuità territoriale, Trapani e Comiso si spartiranno 50 milioni di euro in tre anni” e riferisce di avere presentato “un emendamento che riguarda i piccoli aeroporti, per togliere l’addizionale comunale per tutto il 2020: se ne gioverebbero tra gli altri Trapani e Comiso. Questo significa lavorare per il territorio”.
“Ho chiesto al presidente dell’Enac – conclude – di spingere Alitalia ad attivare ancora più voli perché la domanda sta crescendo prima di quanto si prevedeva. Alitalia non deve essere timida come non lo devono essere altri vettori che, peraltro, durante il lockdown non si sono visti e l’unico vettore che ha garantito gli spostamenti in Sicilia è stato Alitalia”. E sui soldi pubblici elargiti alla compagnia aerea risponde: “Questo governo sta cercando di mettere fine a decenni di sperperi di denaro, con una compagnia assolutamente nuova. Vogliamo che diventi una compagnia di bandiera come non è più da tanto tempo”.