Carenze organico Casa circondariale, i poliziotti penitenziaria protestano non mangiando alla mensa

A partire dal prossimo 13 giugno, e a tempo indeterminato, i poliziotti penitenziari in servizio alla Casa circondariale di Trapani non consumeranno i pasti della mensa del carcere in segno di prostesta contro l’Amministrazione penitenziaria che “sottovaluta” le richieste dei sindacati a proposito della carenza nell’organico del “Pietro Cerulli”. Una carenza che, secondo Sappe, Osapp, UilPA, Sinappe, Fns Cisl e Cnpp, è causa di criticità nella gestione dei servizi e delle attività affidate ai poliziotti penitenziari.

“Da alcuni mesi – scrivono in una nota unitaria i segretari dei sindacati – forse a causa dello stress, abbiamo contato numerosi casi di infarto tra il personale, l’ultimo dei quali appena sabato scorso. Il personale è affaticato, frustrato e scoraggiato da una politica penitenziaria che non si impegna a risolvere i problemi dei poliziotti ma che, anzi, aumenta i posti di servizio per garantire maggiore confort e benessere ai detenuti (colloqui tramite Skype)”.

“A vigilare sui 560 detenuti di cui 100 nel reparto ‘alta sicurezza’ – sottolineano i sindacati –  con un reparto detentivo che a breve dovrà aprire, per notizie di stampa, e un altro che
sicuramente dovrà essere riaperto dopo i lavori di ristrutturazione, dai 250 poliziotti penitenziari in servizio, da cui bisogna detrarre 50 unità per il Nucleo provinciale Traduzioni e Piantonamento (settore abbondantemente insufficiente per il carico di lavoro in un bacino di traduzioni della provincia pari a quasi 770 reclusi) e altri 80 poliziotti impiegati
nei servizi attinenti la sicurezza (colloqui, uffici comando, sopravitto,conti
correnti, avvocati, ufficio servizio, ufficio segreteria, area trattamentale, cucina detenuti,
ecc. ), ragion per cui, a conti fatti, restano appena che 120 poliziotti con l’ulteriore decurtazione del 40% (come già dichiarato dalla Commissione dipartimentale) per la fruizione dei diritti. A controllare, nell’arco delle 24 ore, sugli oltre 560 detenuti, ci sono solo 80 poliziotti, che significa mediamente appena 20 unità in un turno e nei turni serali e notturni a volte solo 10 unità”.

I sindacati chiedono una “seria interlocuzione” sulle problematiche evidenziate e il trasferimento di almeno 80 unità di Polizia Penitenziaria a Trapani. Trascorsi otto giorni dalla assemblea di stamane, svoltasi alla Casa Circondariale, i sindacati si riuniranno nuovamente “per decidere ulteriori forme di lotta, quali ad esempio un presidio permanente di fronte la Prefettura o davanti al carcere trapanese” per ribadire con forza quanto richiesto.

Ornella Fulco

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