Carenze di personale all’Ufficio Immigrazione di Trapani, nuova denuncia di Italia Celere

Nuovo, duro comunicato del sindacato di Polizia Italia Celere a proposito delle carenze di personale all’Ufficio Immigrazione della Questura di Trapani che provocherebbero disagi tra i poliziotti in servizio per far fronte alla mole di adempimenti in occasione degli sbarchi e dei trasferimenti di migranti.

“Da oltre un anno – si legge nel comunicato a firma del segretario provinciale Alberto Lieggio – questa Segreteria evidenzia le criticità presenti nella Questura di Trapani in merito alla carenza di personale e alla gestione di quello presente, che caratterizza tutti gli uffici e, in particolare, l’Ufficio Immigrazione e tutti gli altri Uffici interessati dall’incessante flusso migratorio (ivi compresi i reparti inquadrati che vengono qui inviati in servizio fuori sede: Reparto Mobile, Battaglione Carabinieri e A.T.P.I. della Guardia di Finanza) che investe la provincia di Trapani e, come se non bastasse, anche da quello che colpisce Lampedusa. Infatti, da quasi un mese, parte degli stranieri sbarcati a Lampedusa viene trasferita a gruppi di 350/400 a Trapani con la motonave “Pietro Novelli” della Caronte & Turist, presa a noleggio dal Viminale al fine di alleggerire la pressione sull’Hotspot delle isole Pelagie”.

“Finalmente – prosegue il sindacalista – anche la Segreteria nazionale di uno dei sindacati maggioritari [ndr. il COISP] si accorge che alla Questura di Trapani qualcosa non va. Pur non conoscendo la differenza tra un “Centro di Prima Accoglienza” ed un CPR (perché quello presente a Trapani in contrada Milo è un Centro Per i Rimpatri) l’altra sigla sindacale si rende conto, e dichiara apertamente ai media, che a Trapani c’è personale che ‘normalmente’ effettua servizi ininterrotti di oltre 18 ore, senza che gli vengano neppure assicurate le esigenze primarie, quali una bottiglia di acqua, un pasto dignitoso durante il servizio o dei servizi igienici idonei; personale che viene costretto – si legge nella nota inviata da Italia Celere al Ministero dell’Interno – ad effettuare trasferimenti di irregolari da un CPR all’altro o di sbarcati dal luogo di arrivo al CPR di assegnazione (da Trapani a Bari, Brindisi, Potenza ed anche Roma) in auto, anziché con mezzo aereo, sottoponendo gli operatori a tragitti della durata che varia dalle 12 alle 16 ore di guida continuativa, interrotta solo dalla sosta per il pasto, che li espone oltretutto al pericolo di fuga dei soggetti in trasferimento; personale utilizzato per i trasferimenti degli sbarcati, da Lampedusa a Mazara del Vallo sulla “Pietro Novelli”, costretto ad effettuare oltre 36 ore ininterrotte di lavoro in condizioni inaccettabili per qualsiasi categoria di lavoratore ma che vengono tollerate se a subirle è un poliziotto. Tutto ciò – commenta il segretario provinciale di Italia Celere – sottraendo risorse al controllo del territorio, nonostante la scelta effettuata dai vertici della Questura di assegnare tutto il personale trasferito o di nuova nomina, giunto a Trapani nell’ultimo semestre, alle Volanti”.

“Se all’interno del CPR di Trapani – sottolinea Lieggio – sono stati posizionati due gazebo (gentilmente concessi in prestito da un’organizzazione di volontariato) per proteggere dall’irraggiamento solare il personale dei reparti inquadrati impegnati nella vigilanza, è solo merito di questa organizzazione sindacale che ha ripetutamente sollecitato la Questura affinché il benessere del personale ritornasse ad essere tra gli interessi primari dell’Amministrazione”.

Il segretario provinciale di Italia Celere si dice insoddisfatto anche dei “chiarimenti pervenuti in data 19/08/2022 dalla locale Prefettura in merito alla sospensione della fornitura dei buoni pasto: “Riteniamo – scrive Lieggio – che fosse compito della Prefettura, davanti ai soli 202.500 euro erogati a fronte di un fabbisogno di 380.000 preventivato, richiedere per tempo ulteriori accrediti senza attendere il 23 giugno, data in cui tali fondi si sono esauriti, e senza far passare un altro mese per sollecitare il Ministero dell’Interno, a seguito della comunicazione di avvenuta sospensione della fornitura dei buoni pasto, trasmessa dalla Questura con nota del 25 luglio. Così facendo si sarebbe potuta evitare la posizione debitoria di 13.182,15 euro nei confronti della Endered Italia s.r.l. e la conseguente sospensione della fornitura. Restiamo in attesa della comunicazione di una data certa in cui sarà disponibile l’accredito di 85.000 euro, predisposto dal Viminale, che permetterà di estinguere il debito e bloccare la fornitura dei buoni pasto”. Il sindacato si augura che “la cifra residua di 71.817,85 euro + 92,500 durante (ancora da erogare a fronte del fabbisogno preventivato) sia sufficiente per arrivare a fine anno senza incorrere in ulteriori sospensioni della fornitura”.

Alla nostra richiesta di chiarimenti in merito alle carenze di personale impegnato nella gestione dei migranti, dalla Questura di Trapani ci è stato risposto che “risorse sono state assegnate anche all’Ufficio Immigrazione”.

Ornella Fulco

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