Carcere di Trapani: la Polizia Penitenziaria scopre droga nell’accappatoio inviato a un detenuto [VIDEO]

Diverse dosi di sostanza stupefacente, verosimilmente hashish e cocaina, abilmente nascoste nella cucitura di un accappatoio diretto ad un detenuto, sono state rinvenute ieri dalla Polizia Penitenziaria della Casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani nel corso dei controlli che vengono eseguiti manualmente dagli agenti sui pacchi allestiti dai famigliari.

“È solo uno dei tanti metodi usati per fare entrare droga nelle carceri – spiega il comandante di Reparto, il commissario capo Giuseppe Romano – a piccole dosi ma con continuità. Il nostro compito è proprio quello di trovare queste modeste quantità di sostanze che, se dovessero arrivare a destinazione, contribuirebbero ad alimentare piccoli traffici e a creare disordini tra i detenuti”.

E non è solo droga quella che si tenta di far entrare, con i più svariati stratagemmi, all’interno delle carceri: basti pensare ai micro telefonini, nascosti in altri oggetti o addirittura in alimenti, come salami o formaggi in confezioni termosaldate, quando non inseriti nelle parti intime degli stessi detenuti che tornano da permessi fruiti all’esterno.

Il carcere trapanese, peraltro, è stato tra i primi a dotarsi del Manta Ray, il dispositivo in grado di individuare la presenza dei piccolissimi dispositivi telefonici anche all’interno del corpo umano. Ma il “fattore umano” resta sempre essenziale: solo l’sperienza e la professionalità dei poliziotti penitenziari addetti ai controlli ha consentito, infatti, di rilevare la presenza dello stupefacente impedendo che arrivasse a destinazione. La droga era destinata ad un detenuto di Mazara del Vallo con una storia di tossicodipendenza.