È stato trovato dentro un cassonetto dei rifiuti dai poliziotti penitenziari in servizio alla Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani il detenuto che ieri pomeriggio ha tentato la fuga mentre si trovava in uno dei cortili per il cosiddetto “passeggio”, cioè il tempo all’aperto che spetta, durante la giornata, alle persone recluse.
L’uomo, originario di Castelvetrano, era entrato al “Cerulli” lo scorso 3 agosto e, per questo motivo, posto in quarantena. Approfittando del fatto di trovarsi da solo in un cubicolo, dopo essere riuscito a scavalcare il muro che delimita l’area, si era nascosto in uno dei cassonetti dei rifiuti che poi vengono condotti all’esterno del carcere per essere svuotati nell’apposito mezzo dagli operatori della ditta che si occupa del servizio sul territorio comunale.
Quando i poliziotti si sono accorti della sua assenza, perché era giunto il momento che facesse rientro nella sua cella, sono scattate le ricerche ed è stato scoperto nel contenitore dove, per meglio mimetizzarsi, si era messo addosso dei sacchetti di spazzatura. Per lui si prospetta non solo una nuova accusa ma anche il trasferimento in un altro carcere.
Da tempo i sindacati della Polizia Penitenziaria denunciano la preoccupante carenza di personale nel carcere trapanese – si parla di circa 40 unità in meno, oltre a diverse decine di poliziotti attualmente in malattia – che si ripercuote non solo sui carichi di lavoro per quelli in servizio ma anche sul livello di sicurezza della struttura.
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