Proseguono i lavori per la candidatura di Trapani a Capitale Italiana della Cultura. Grande partecipazione dei sindaci del territorio all’incontro organizzato da Giacomo Tranchida al Museo Pepoli alla presenza del Prefetto di Trapani per la firma dell’accordo di programma.
Hanno firmato l’accordo i rappresentanti dei Comuni di Salemi, Paceco, Erice, Partanna, Campobello di Mazara, Favignana, Santa Ninfa, Mazara del Vallo, Gibellina, Custonaci, Castelvetrano, Buseto Palizzolo, San Vito Lo Capo e Valderice. Presenti e firmatari anche istituzioni culturali del territorio come il Consorzio universitario e il Conservatorio di Trapani Vincenzo Scontrino. Il Comune di Petrosino, invece, ha fatto una delibera di Giunta per l’adesione.
“Il Comune di Trapani considera la cultura, in tutte le sue espressioni, fattore primario di sviluppo della persona umana e di progresso sociale e civile della collettività”. Con queste parole il sindaco di Trapani ha presentato agli enti il documento che nell’articolo 5 spiega dettagliatamente cosa avverrà in caso di vittoria.
“Qualora la Città di Trapani venisse designata <<Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2021>> – si legge nel documento – predisporrà di concerto con tutti i sottoscrittori il materiale divulgativo, assicurando la giusta visibilità degli interventi promossi e sostenuti anche economicamente dai diversi Enti facendo emergere quanto descritto in premessa, ossia la comunanza di radici storico, sociali, culturali ed economiche comuni e programmando altre attività nei territori dei Comuni aderenti”.
Un accordo, però, che non si ferma alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura. Infatti, i Comuni mettono nero su bianco che “il presente accordo produrrà comunque effetto, qualora la Città di Trapani non venisse designata <<Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2021>>, salva diversa volontà delle parti”.
Inoltre, la candidatura di Trapani e il lavoro propedeutico all’organizzazione di Europeade, l’incontro annuale indipendente di persone coinvolte nella danza e nella musica folkloristica e provenienti da tutta Europa che nel 2021 verrà ospitato a Trapani, si arricchisce del sostegno qualificato del COPPEM, il Comitato Permanente per il Partenariato Euromediterraneo dei poteri locali e regionali, attraverso l’adesione del suo segretario generale, Francesco Sammaritano espressa nel corso dell’incontro dello scorso 6 febbraio.
Il COPPEM promuove la cooperazione e lo sviluppo locale e decentrato e si adopera per il raggiungimento degli obiettivi definiti dalla Dichiarazione di Barcellona attraverso gli strumenti finanziari dell’Unione Europea, in collaborazione con enti pubblici e privati dei 37 Paesi dell’area euromediterranea.
“Parte dalla condivisione della visione di un territorio vocato all’inclusione sociale – afferma l’assessora Andreana Patti – e alla valorizzazione della cultura del Mediterraneo, di cui la provincia di Trapani rappresenta la porta sud dell’Europa, la collaborazione con tale Istituzione, senza scopo di lucro, che si adopererà insieme al Comune di Trapani per sensibilizzare e diffondere l’opinione pubblica dei Paesi di ambo le rive del Mediterraneo sugli obiettivi del Partenariato Euromediterraneo e si batterà perché sia riconosciuto l’indispensabile ruolo dei poteri territoriali e delle loro associazioni”.
Durante l’Europeade si incontrano ogni anno per una settimana, in estate, spesso in una nuova città in Europa, dove i vecchi partecipanti si uniscono ai nuovi gruppi. Si esibiscono nelle danze tipiche nel corso degli spettacoli che si tengono nelle grandi arene cittadine: organizzano un ballo, una parata ed una funzione ecumenica. I gruppi possono ballare, cantare e suonare la propria musica in costume per tutta la città, durante tutto il giorno. È centrale la condivisone della cultura regionale con gli abitanti del luogo e gli uni con gli altri.