Il nuovo Padre Nostro sarà ufficiale subito dopo Pasqua. La nuova versione italiana della preghiera universalmente più conosciuta e più recitata dai cristiani di tutto il mondo che la Cei – anche su sollecitazione di Papa Francesco in diverse catechesi – ha deciso di cambiare, nel punto in cui i fedeli finora invocano Dio a “non indurci in tentazione”, per un più corretto “non abbandonarci alla tentazione”, che ha prevalso sulle altre due ipotesi: “non lasciarci in tentazione” e “non abbandonarci nella tentazione”.
A Trapani, la Diocesi si prepara. Sabato 1 febbraio si terrà un incontro di formazione per mettere a fuoco la preghiera del Padre Nostro. L’uso liturgico sarà introdotto a partire dalle Messe del 29 novembre del 2020, prima domenica d’Avvento e dunque ci sarà tutto il tempo di approfondire e sedimentare il cambiamento.
Intanto catechisti ed insegnanti di religione s’incontreranno per un primo momento formativo presso la sala “Biagio Amico” del Seminario Vescovile (Erice Casa Santa).
Con i direttori degli uffici diocesani don Fabio Pizzitola e don Fabio Angileri, interverrano don Pino Alcamo e don Salvatore Panzarella della Facoltà teologica di Sicilia. Appuntamento alle ore 9.30.