Reso noto il calendario venatorio in Sicilia: l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera ha stabilito che la stagione si apra l’1, il 4 e l’8 settembre con il “pre-appostamento temporaneo” per colombaccio, gazza e ghiandaia a cui seguirà, dal 15 settembre la stagione regolare.
Dalla metà del mese prossimo si potrà dunque sparare a conigli, volpi, gazze, ghiandaie, tortore e colombacci e dal 2 ottobre a quaglie, merli, allodole, cesene, tordi, folaghe e quasi tutte le altre specie.
Fanno eccezione i cinghiali, cacciabili dal 2 novembre, e le beccacce, per le quali si spara dal 10 ottobre al 10 gennaio. Un calendario, per queste ultime specie, arrivato nonostante la contrarietà espressa dall’Ispra che, a causa della forte pressione venatoria a cui è sottoposta la specie, ritiene opportuna la chiusura della caccia al 31 dicembre, anche ai fini di una razionale e corretta gestione della specie”.
La Sicilia, però, non si adeguerà: “Tenuto conto del progetto Ali d’Italia, che si basa sull’analisi di dati dei capi abbattuti – si legge nel decreto dell’assessore – si reputa di potere pianificare una corretta gestione della specie basata su un prelievo sostenibile e pertanto posticipa la chiusura della caccia al 10 gennaio”.
L’ultimo colpo di doppietta in Sicilia sarà sparato il 30 gennaio, quando si chiuderanno la caccia alla volpe e quella al cinghiale.