Calcio, Trapani in attesa del 18 marzo mentre si cerca il nuovo DT, sarà Rosati?

“Dal 18 marzo in poi possiamo stare tranquilli”. Questo è il mantra del nuovo vicepresidente del Trapani, Maurizio De Simone, che ha ripetuto durante la conferenza stampa di presentazione della nuova proprietà.

Le società di Serie B e Lega Pro, infatti, devono documentare alla FIGC/COVISOC entro il prossimo 16 marzo 2019, l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti nonché delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti, sino alla chiusura del IV° bimestre (1 gennaio/28-29 febbraio 2019). Essendo 16 sabato, la scadenza slitta a lunedì 18.

Possiamo definirla la prima grande prova della nuova società: 250 mila euro circa tra stipendi, tasse e ritenute.

Ed un ritardo genererebbe una penalizzazione ma soprattutto una reazione da parte di una parte della tifoseria che prova diffidenza per De Simone.

Durante la conferenza della scorsa settimana il nuovo vice presidente in pectore aveva dichiarato: “Bisogna rispettare gli impegni già presi dalla vecchia proprietà perché solo così posso creare un feeling immediato con questi ragazzi. Sono discorsi anche “poveri”. Non abbiamo intenzione di dare comunicazione dell’avvenuto pagamento: per me è una cosa normale. Quando si sottoscrive un contratto, esso va rispettato”.

Sul fonte societario, intanto, continuano le ricerche per un nuovo direttore tecnico che possa affiancare il Ds Raffaele Rubino. Se sembrano infondate le voci che portano al nome di Salvatore Di Somma, bisognerà aspettare qualche giorno per capire se Gianni Rosati, ex ds e consulente di mercato della Reggina, possa affiancare Rubino nello staff tecnico.

Qualcuno è pronto a giurare che l’accordo sia già stato siglato, e che Rosati abbia addirittura firmato un triennale.

Rosati è da una vita dentro il calcio. Suo padre Armando portò la Civitanovese per la prima volta in C2, suo zio Tom (scomparso nel 1985 a 56 anni) ha vinto 7 campionati facendo gioire piazze come Salerno e Pescara, l’altro zio Franco (classe 1943) giocò in serie A con Messina e Pescara. Fu lo storico direttore sportivo della Fermana dal 1994 al 1998, poi DS di Genoa, SPAL e Reggina. Recentemente è passato anche dalla Civitanovese.

Dopo la gara con la Casertana, intanto, i riflettori tornano tutti sul passaggio di proprietà. Com’è noto, la FM Service ha acquistato la società granata dai Morace e dalla Liberty Lines.

Un cambio che ha portato la Lega Pro, con un comunicato stampa, ad intervenire: “Senza alcuna ingerenza in ordine ai rapporti civilistici tra privati ed alle responsabilità che conseguono la gestione societaria, non possiamo nascondere la nostra preoccupazione dopo aver effettuato una sia pur sommaria verifica della visura camerale e del bilancio della società che ci è stata indicata quale cessionaria delle quote del Trapani: nessuno deve e dovrà mai dimenticare che il Trapani Calcio è una società gloriosa, rappresentativa di una città importante e di una tifoseria fantastica”.

Critiche che erano state rispedito al immediatamente al mittente: “La nuova proprietà – scriveva – ha ampiamente documentato alle parti cedenti la sussistenza dei requisiti di onorabilità, dichiarando e garantendo altresì la piena sussistenza della capacità economico-finanziaria per portare avanti il progetto”.

Ora non resta che aspettare il 18 marzo, data che molto potrà dire sul futuro del Trapani.

Foto di Francesco Vivona.