“Un anno migliore di quello che sta per finire”, è quello che Diventerà Bellissima di Trapani Erice augura ai cittadini trapanesi nel commentare l’attività dell’attuale amministrazione comunale.
“Si sta concludendo il 2019 – scrive il coordinatore Roberto Mollica – che non ha visto nulla di sostanziale o migliorativo se non le solite promesse. Di cambiamenti, a dire il vero, si intravedono alcune azioni. L’aumento delle poltrone in ATM, con l’ingresso dei nuovi Comuni soci sarà un CambiaMento nel CDA di ATM. Un altro ente nuovo di zecca nel 2019 è stato il Distretto Turistico occidentale, nato per gestire denaro pubblico e che va a porsi in competizione con la strategia di Airgest. Per Trapani ed Erice a differenza di altre amministrazioni, non abbiamo registrato né dichiarazioni né atti di indirizzo a favore di Birgi e dell’azione del presidente Ombra”.
Altro cambiamento contestato da Diventerà Bellissima è la riduzione delle rate della Tari che “non farà altro che incrementare le entrate per le casse comunali grazie a quei cittadini che hanno sempre regolarmente pagato, mentre non sappiamo nulla circa il recupero forzoso verso i cittadini morosi e inadempienti che farebbe ridurre di molto la stessa tariffa”.
Mollica sottolinea che “gran parte delle strade dei Comuni di Trapani ed Erice sono sporche come non mai: assenza di spazzamento, degrado ai massimi livelli anche per mancata scerbatura delle strade secondarie, carta e plastica (in barba all’ordinanza anti volantinaggio selvaggio in vigore solo per Trapani) che si ammassano occludendo caditoie e tombini. Queste sarebbero le città che vogliono?”.
“Ed ancora – continuano dal Coordinamento di DB – semafori fuori uso da settimane che, in zone come via Salemi e scorrimento veloce, hanno visto stamane un incidente tra due mezzi. Centro storico, come era prevedibile, semi deserto e ancora senza videosorveglianza. Aspettando la relazione di fine anno dei due sindaci e – conclude il coordinatore Mollica – sperando, al netto di eventi spettacoli Western Sicily vari, di non ascoltare come lo scorso anno i tanti faremo”.