Baldarotta e Sciacchitano non diffamarono ex direttore generale Airgest Guarrera: Tribunale rigetta richiesta di danni milionaria

Nicola Baldarotta e Luca Sciacchitano, rispettivamente direttore responsabile e collaboratore della testata giornalistica “Il Locale news” non diffamarono Giancarlo Guarrera, all’epoca dei fatti direttore generale dell’Airgest.

Lo ha deciso la giudice del Tribunale civile di Trapani Daniela Galazzi, chiamata a pronunciarsi sulla richiesta di danni, per l’ammontare di un milione di euro, presentata da Guarrera che si riteneva diffamato da un articolo, inserito nella rubrica “L’avvocato del Diavolo” a cura di Sciacchitano, pubblicato l’8 novembre 2016 sulla edizione cartacea e su quella online de “Il Locale News”. Nel pezzo si affermava che il direttore generale di Airgest si fosse aumentato lo stipendio mensile, passando da 7.500 euro a 13.000 euro, “incurante dei debiti di Airgest”.

La giudice, distinguendo tra diritto di cronaca, soggetto a più stringenti paletti normativi, e diritto di critica, sottolinea come l’articolo in questione si possa inquadrare in questa seconda categoria che – scrive la magistrata – “come ha precisato più volte la giurisprudenza, ha portata più ampia, concretizzandosi la critica non in una semplice narrazione di fatti, ma in un giudizio e/o nella manifestazione di una opinione che non può essere, di per sé, obiettiva. Valgono, pertanto, anche per il legittimo esercizio del diritto di critica, i presupposti dell’interesse pubblico alla conoscenza del fatto – da intendersi, però, come interesse dell’opinione pubblica, anche solo di una categoria di soggetti, alla conoscenza non del fatto oggetto di critica, bensì appunto della
sua interpretazione critica –, della continenza espressiva – per cui la critica deve concretizzarsi in un dissenso ragionato e motivato con valutazioni misurate e non gratuitamente lesive dell’altrui dignità – e della verità – non della critica, come è ovvio, ma del fatto presupposto della critica stessa, nel senso che deve essere assicurata l’oggettiva verità del racconto, anche in presenza di inesattezze, considerate irrilevanti “se riferite a particolari di scarso rilievo e privi di valore informativo”.

Analizzando il contenuto del pezzo la giudice ha, quindi, alla luce dei principi e dei criteri illustrati, ha ritenuto infondate le richieste di Guerrera a cui spetterà pagare le spese di giudizio liquidate in complessivi 4.400 euro.
È stato “esercitato – si legge nella motivazione della sentenza – il proprio diritto di critica che, per sua stessa natura, mira non tanto a informare, quanto piuttosto a fornire giudizi e valutazioni personali. L’attore, per parte sua, pur avendo contestato la rispondenza a verità del fatto criticato dall’articolista, non ha fornito alcun elemento a sostegno dell’asserita falsità”. Inoltre “le vicende legate al funzionamento dell’aeroporto di Trapani Birgi sono di grande interesse per tutto il territorio e per i suoi cittadini, da esso dipendendo, oltre che la vita delle imprese collegate alla sede aeroportuale, anche tutte le attività connesse legate al turismo”.

“Sono profondamente soddisfatto della pronuncia del Tribunale di Trapani – ha commentato l’avvocato Valerio Vartolo, legale di Baldarotta e Sciacchitano – che non soltanto rende giustizia al comportamento – deontologicamente ineccepibile – de Il Locale News ma anche perché traccia una strada di notevole importanza per ogni futura azione intentata – con una certa leggerezza – nei confronti della stampa. Sono convinto che questa pronuncia servirà anche per scoraggiare azioni che spesso – anche per le somme richieste a titolo di risarcimento – possono assumere agli occhi dei giornalisti che fanno con dignità e sacrificio il proprio dovere le sembianze di vere e proprie intimidazioni nei confronti del ruolo della Stampa, che esercita – nella Democrazia – un potere di controllo”.

Sulla vicenda interviene anche la Segreteria provinciale di Assostampa: “Una sentenza innovativa e – per l’informazione a Trapani assolutamente straordinaria – quella scritta dalla presidente della Sezione civile del Tribunale trapanese e pubblicata oggi”, commenta il segretario Vito Orlando che prosegue: “Come Assostampa siamo soddisfatti di questa pronuncia che va nella direzione da noi auspicata, perché questi tentativi di imbavagliare e intimidire i giornalisti con richieste di danni milionari, sono un danno alla democrazia”.