L’obiettivo sembra chiaro: rendere certificato il pane del Trapanese con una filiera controllata. Un’azione chiara per il sindaco di Trapani: creare un prodotto d’eccellenza, sponsorizzabile anche dal punto di vista del marketing territoriale ma, soprattutto, giustificare l’aumento del prezzo massimo del pane che, la scorsa settimana, è passato da due a tre euro al chilo.
La proposta è stata presentata agli esercenti in occasione di un tavolo tecnico a cui hanno partecipato Tranchida, gli assessori Pellegrino e Patti e i rappresentanti di Assipan, Confesercenti, Fiarcom, Cided, Coldiretti e Confagricoltura.
“L’idea – afferma il primo cittadino – è quella di valorizzare i prodotti tipici legati al nostro territorio: mi sembra che tutti concordino verso questa direzione. Creare una filiera – che parta dal produttore, passi dal mugnaio e arrivi al panificatore – è la giusta via per creare un pane nostrano che il consumatore può scegliere sapendo ciò che acquista, cioè un prodotto di eccellenza della nostra cultura enogastronomica”.
Maggiori dettagli nell’intervista rilasciata in esclusiva ai nostri microfoni:
Il vicepresidente di Assipan, Giuseppe Lantillo, esporrà le proposte emerse oggi nel tavolo tecnico ai panificatori. Soddisfatti dell’incontro Massimo Piacentino di Coldiretti, Francesca Simonte di Confagricoltura e Giovanni Selinunte di Confesercenti. Giuseppe Ingardia di Fiarcom ha invitato ad una ulteiore riflessione mentre Pietro Vultaggio di Cidec ha espreso qualche riserva sull’aumento del prezzo. Il tavolo tecnico si riaggiornerà lunedì prossimo alle 16, sempre a Palazzo d’Alì.