Assostampa attacca: “Basta illegalità nell’informazione online e in quella pubblica”

TRAPANI. In provincia di Trapani sono sorti da qualche tempo dei siti di informazione on line che non rispettano la legge sulla stampa, la L. n. 47/1948, che obbliga la registrazione in tribunale di ogni testata, e prevede che vi sia come direttore responsabile un iscritto all’Ordine dei giornalisti, utilizzando piccoli artifizi per violare la legge.

A volte questi giornali on line sono mascherati dietro al sigla  “ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001”, che invece ha esteso la nozione di “prodotto editoriale” anche al mondo digitale, oppure “Il presente sito non è un prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare” quando invece l’aggiornamento delle notizie giornalistiche è quotidiano, o addirittura “questo sito è un aggregatore di notizie”, ovvero dovrebbe solo selezionare l’anteprima di notizie di altri media citandone la fonte, e a cui rimanda per leggere la notizia intera, senza l’inserimento di comunicati stampa o di notizie scritte da propri collaboratori, mentre si tratta di un classico giornale on line. Questo, oltre a  comportare una concorrenza sleale nei confronti di chi le regole le rispetta, può prefigurare per l’editore il reato penale di “stampa clandestina”, e per i collaboratori quello di “esercizio abusivo della professione”.
Invitiamo pertanto i colleghi degli uffici stampa a eliminare dalle loro mailing list questi siti. Se questi giornali on line non dovessero poi regolarizzare la loro posizione, invieremo un esposto alle procure di Trapani e di Marsala, competenti per territorio, segnalando ogni singola irregolarità.

Ma indicheremo anche gli estensori dei comunicati stampa che inviano quotidianamente diverse amministrazioni pubbliche del trapanese, come da noi già segnalato. Negli ultimi giorni si sono aggiunti anche il Parco Nazionale Isola di Pantelleria, tramite redattore anonimo, e la Camera di commercio di Trapani, con un comunicato siglato da un dipendente non iscritto all’Ordine dei giornalisti.
Forse i vertici di questi enti sconoscono la legge 150/2000 sull’informazione e comunicazione nella pubblica amministrazione, o ritengono superfluo applicarla, e lo scorso 23 ottobre abbiamo inviato loro una nota ufficiale su questo tema spiegandogliela, ma questa segreteria  non permetterà che, in questa provincia, le norme sull’informazione pubblica rimangano ancora inapplicate.

Redazione

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