Dopo le polemiche, l’associazione dei commercianti Trapani Centro, risponde al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. Pubblichiamo interamente la risposta scritta da Marina Biondo in rappresentanza dell’associazione.
Scrivo a seguito delle varie polemiche nate qualche giorno fa in riferimento alla mia dichiarazione come presidente dell’associazione commercianti “Trapani Centro” nei confronti dell’amministrazione comunale, seguita da una risposta da parte della stessa.
Dal primo giorno della mia carica come rappresentante dei commercianti l’impegno messo a disposizione della causa è stato notevole.
Di conseguenza poco mi rivedo nelle vesti di una persona che critica senza proporre.
Ma partiamo dai risultati, alla fine più che le parole dovrebbero essere i fatti a parlare.
Diverse sono state le proposte fatte da noi, a partire dal cambiamento del calendario raccolta rifiuti. Le modifiche in questione sono state attuate dopo le insistenti richieste e suggerimenti dell’associazione Commercianti ed hanno risolto non poche problematiche sia dal punto di vista funzionale del servizio, sia in termini di decoro urbano.
Altre richieste erano state fatte durante incontri e riunioni e quindi non trasmesse ufficialmente, e trattavano proprio la gestione del centro. Si era chiesto, per esempio, di prendere in considerazione l’opportunità di rendere pedonabili alcune strade, di effettuare un controllo più serrato sulle emissioni sonore selvagge, il divieto di montaggio di cantieri edili nelle stradine del centro durante il periodo estivo, insomma, piccole proposte ma che comunque avrebbero risolto alcune discrasie e reso più fruibile questa parte della città.
Vogliamo parlare di eventi? Credo che le proposte non siano mancate e che i risultati si siano visti.
“Trapani Jazz”, “Una notte da fumetto”, “Festa di Primavera” sono solo alcune delle iniziative proposte, realizzate e finanziate totalmente dalla nostra associazione. Possiamo continuare, magari parlando del “Laser show” un evento non poco costoso realizzato e finanziato sempre da noi che ha fatto letteralmente rivivere il centro con presenze da tutta la provincia. Ovviamente, come tutte le cose ci sarà chi avrà apprezzato la tipologia di manifestazione e chi no ma resta il fatto che ci siamo dati da fare ed abbiamo dimostrato che dando intrattenimento e facendo una buona promozione i risultati si possono ottenere e che gli eventi di più ampio respiro sono fondamentali sia per l’economia della città sia come sfogo per tutti i cittadini che spesso scelgono di restare in casa perché tanto “non c’è niente da fare”.
È vero, a Natale non abbiamo proposto nulla, ma la motivazione è semplice, realizzare grandi eventi significa dover organizzare e sostenere i costi dell’evento proposto e non avendo sovvenzioni da parte dell’amministrazione, in un periodo economicamente difficile ci siamo affidati alla stessa che aveva in cantiere l’organizzazione del Natale Mediterraneo.
Non veniteci a dire che le sovvenzioni c’erano e bastava presentare un progetto per ottenerle perché con cifre che si aggirano sui 500 € non si arriva neanche a pagare la Siae. Siamo del parere che se si vuole sovvenzionare un progetto, piuttosto che dividere in tante piccole parti un piccolo capitale a disposizione accontentando più associazioni possibile, sia meglio dare la precedenza a progetti di più ampio respiro che possano creare iniziative in grado di maturare nel tempo contribuendo in maniera consistente alla crescita del flusso turistico. Fermo restando che questo non vuole essere un commento a discapito delle piccole realtà che restano fondamentali per il territorio e che comunque potrebbero trovare il loro spazio all’interno di tali manifestazioni.
Il piano di sviluppo? Non tocca a me proporlo, questo dovrebbe essere realizzato da persone qualificate a ricoprire ruoli di questo genere.
Io come rappresentante dei commercianti posso dare idee e proposte, come ho già fatto, ma di certo non posso prendere decisioni che sono invece da demandare agli organi competenti.
Passiamo all’ultimo tema, quello più caldo, la raccolta dei voti.
Come rappresentante della mia categoria ho avuto momenti di scambio e confronto sia con l’assessore Rosalia d’Alì, sia con il sindaco Tranchida che, devo dire hanno sempre dimostrato disponibilità e gentilezza nei confronti miei e dell’associazione che rappresento, e, ovviamente, tra i banchi dell’amministrazione comunale troviamo tante persone di qualità. Ma ciò non significa che non ci siano temi di cui parlare.
Quando parlo della raccolta dei voti mi riferisco non a persone specifiche, ma a tutto un sistema che non si evolve e resta a parer mio bloccato su un modus operandi che spesso mira più a non scontentare nessuno che a scegliere la soluzione migliore guardando al futuro.
La mia critica, che arriva dopo quasi un anno di attività in associazione, ad essere sincera me la sarei volentieri evitata ma nella vita si dice “chi tace acconsente” ed io sono cresciuta con degli insegnamenti diversi.
Il problema, secondo me, non è tanto la critica in sé stessa ma il fatto che susciti tanto scalpore.
Molti mi hanno detto che avrei fatto meglio ad “evitare” ma io resto convinta del fatto che, nell’ambito del rispetto reciproco, sia meglio dire la verità anche se questa può risultare poco piacevole.
Chiarisco infine che non sono mai stata interessata alla strumentalizzazione politica dell’argomento né, tanto meno, a screditare l’attuale amministrazione che sta facendo il proprio lavoro, l’intento è invece quello di creare, in tutte le parti coinvolte, un ulteriore motivo di riflessione, nella speranza di raggiungere un obiettivo comune che è sempre e soltanto quello di provare a migliorare la vita nella nostra città.
Marina Biondo
In rappresentanza dell’associazione Commercianti Trapani Centro