ARPA: lungomare Dante Alighieri “è interessato periodicamente da scarichi di liquami”

Il tratto di mare del lungomare Dante Alighieri continua a tenere banco nelle discussioni politiche tra i 5 Stelle e l’amministrazione comunale di Trapani. Un documento dell’ARPA, però, ora testimonia quello che la consigliera comunale Francesca Trapani ha spesso denunciato.

«Dopo gli sversamenti delle scorse settimane – afferma l’esponente del Movimento 5 Stelle – il 17 ottobre scorso avevo richiesto l’intervento dell’ARPA per accertare la presenza di reflui non depurati nel pennello del Lungomare che abbiamo monitorato in tutti questi mesi. Purtroppo – continua – con una nota ufficiale, l’ARPA ha certificato quello che, nostro malgrado, affermiamo da tempo: che i campionamenti eseguiti negli ultimi tre anni hanno rilevato la presenza di liquami e che quel tratto di mare – riporto testualmente – “è interessato periodicamente da scarichi di reflui urbani non depurati”».

La nota ufficiale, infatti, firmata dal direttore dell’ARPA di Trapani Antonino Carrubba, attesta che «Dalle risultanze analitiche, chimiche e batteriologiche, dei campioni relativi – si legge nel documento – ai suddetti prelievi di liquami, di acqua di mare o di liquami frammisti ad acqua di mare, effettuati in presenza o in assenza di precipitazioni, è stato evidenziato che il tratto di mare sul Lungomare Dante Alighieri prospiciente la via Tunisi — Impianto CCR è interessato periodicamente da scarichi di reflui urbani non depurati».

L’ARPA ha effettuato i campionamenti il 2 settembre e il 21 ottobre scorsi. Inoltre, negli ultimi tre anni, sono stati eseguiti i campionamenti il 24/02/2017 (liquami + acqua di mare), 29/03/2018 (acqua di mare e liquami), 30/05/2018 (liquami e acqua di mare), 17/03/2019 (liquami), 27/05/2019 (liquami) e 29/05/2019 (acqua di mare).

«Una prassi consolidata – attacca la consigliera di minoranza Francesca Trapani – una storia che continua a ripetersi da anni e che questa Amministrazione continua ad etichettare come “procurato allarme”, senza chiarire però se sta lavorando ad una soluzione e in che termini. Non serve nascondere la polvere sotto il tappeto, fingendo che non vi sia alcun problema. Serve un rimedio che ponga fine a questa continua mortificazione del nostro territorio e occorre che questo divenga una priorità nell’agenda dell’amministrazione Tranchida».

L’assessore all’Ecologia, Ninni Romano, fa sapere che «Stiamo preparando una relazione su tutte quelle che sono le situazioni accorse. Come Comune abbiamo fatto fare un prelievo, alla presenza dei vigili urbani, delle acque che sono all’interno della cisterna di via Tunisi». Dalla cisterna, poi, attraverso le pompe, l’acqua arriva al pennello di fronte il CRR del lungomare Dante Alighieri. La stessa condotta viene utilizzata, in casi di emergenza, per lo scarico delle acque nere qualora, per qualche motivo, la tratta che collega verso il depuratore consortile di Nubia dovesse interrompersi».