Area ex CNT, il consigliere Vassallo: “Assegnazione definitiva a novembre”

Presto potrebbe riaprire il CNT: un mantra ripetuto troppe volte negli ultimi anni, anche se ora, uno spiraglio comincia a vedersi. “Per l’ennesima volta intervengo sulla questione relativa all’assegnazione dell’area demaniale ex CNT di Trapani accogliendo con favore le recenti dichiarazioni del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, seguite agli attacchi ricevuti da alcune organizzazioni sindacali sull’attuale, incomprensibile, stato di abbandono del Cantiere Navale di Trapani”. Così il consigliere comunale Andrea Vassallo porta nuovamente l’attenzione pubblica su una questione che sta a cuore ai lavoratori e ai cittadini. Pare, infatti, che la soluzione sia vicina.

È volontà dell’Authority di procedere, in tempi brevi, alla definizione dell’atto di anticipata occupazione dell’area demaniale a favore della ditta romana “Marinedì” che, dopo anni di contenzioso, è stata legittimata dalla sentenza del TAR di Palermo n. 1437/2017 ad ottenere il diritto alla concessione demaniale per l’attività di cantieristica da diporto.
Nei giorni scorsi era stato fissato un sopralluogo tra l’impresa assegnataria e l’Autorità Portuale per la chiusura dell’annosa vicenda che segnerebbe la fine di un incubo per i lavoratori e le loro famiglie, da mesi ormai privi di ammortizzatori sociali.

L’appuntamento tra una rappresentanza dell’Authority e la “Marinedì” è saltato con un ulteriore rinvio a data da destinarsi ma con una promessa verbale, da parte dell’Autorità di Sistema Portuale, a firmare l’atto di concessione nei primi di novembre, secondo quanto fa sapere lo stesso Andrea Vassallo.

“Come al solito tanto rumore per nulla – commenta il consigliere – tante promesse mai mantenute, le solite della politica e delle Istituzioni. Tanti lavoratori in ansia per la loro sorte il cui esito finale sembra essere rimandato all’infinito, di settimana in settimana, di mese in mese, di anno in anno. È come se ci si trovasse davanti ad un moribondo bisognoso di una medicina che non arriva mai – continua Vassallo – ma che si continua comunque ad aspettare perché altra scelta non c’è. Un grido disperato che proviene dal territorio verso il quale politica e Istituzioni rimangono – sostiene – colpevolmente sorde. E ciò nelle more che la nostra cara Regione, mettendo da parte gli inutili proclami fin qui sempre disattesi, si dedichi al completamento della ristrutturazione del Bacino di Carenaggio con il tanto auspicato e mai realizzato ripristino dell’impianto elettrico che, da tempo immemore, ne impedisce l’utilizzo”.

Otto anni. Da settembre 2011 a oggi: questo è il tempo “perso”. Il CNT chiuse infatti otto anni fa, tra le proteste dei lavoratori e gli scioperi organizzati. A novembre del 2011 ventuno lavoratori del Cantiere Navale di Trapani occuparono la nave petroliera “Marettimo M.”, la petroliera che fu commissionata alla Satin dalla società siracusana «Augusta Due» del gruppo Mednav di Roma, per un progetto nato nel 2005 i cui lavori sembrava fossero arrivati in dirittura d’arrivo già il 22 maggio del 2009 quando si celebrò il varo della nave (136 metri di lunghezza e 26 di larghezza). La Satin poi fallì e nel 2013 furono affissi i sigilli. Poi i bandi, l’assegnazione, i ricorsi, le infinite perdite di tempo e la situazione che ancora non si è risolta, con buona pace per i lavoratori. “Sono passati otto anni – afferma Filippo Cutrona, segretario generale della CGIL – e i lavoratori sono fermi: ci sono ditte che potrebbero creare sviluppo nel nostro territorio. Tutto si trascina da troppo tempo e noi della CGIL sollecitiamo, a prescindere dal tempo che ormai si è perso, ad accelerare il percorso e che possa avviarsi una ristrutturazione dell’immobile che oggi è deturpato e che per anni è stato un centro fondamentale per il porto di Trapani”. Il CNT sorge su un’area di 70.000 metri quadrati e all’interno presenta il bacino di carenaggio di proprietà della Regione Siciliana. Una struttura mastodontica che negli anni ha “alimentato” il settore cantieristico trapanese.