Approvato regolamento per la Consulta e l’Albo delle associazioni [Audio]

Fumata bianca. Finalmente è stata approvata dall’aula consiliare il regolamento che sancisce ufficialmente la nascita dell’Albo e della Consulta delle associazioni cittadine.

Ascolta il nostro #TrapanisìGierre con l’Intervista all’assessore Enzo Abbruscato.
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La Consulta è un organismo consultivo e propositivo, attraverso il quale il Comune valorizza e promuove la partecipazione di libere organizzazioni impegnate in attività destinate a tutte le fasce d’età.

Il ruolo primario della Consulta è quello di creare e favorire un collegamento tra il volontariato e gli enti pubblici. Essa si costituisce, inoltre, come punto di riferimento per le associazioni, per favorire le opportunità di incontro e di confronto e, conseguentemente, di facilitare il dialogo e di migliorare le relazioni, al fine di trovare soluzioni a determinati problemi, di implementare le sinergie e, quindi, di aumentare l’efficacia delle iniziative proposte sul territorio. Un organo indipendente che può essere consultato dall’amministrazione o che può portare avanti delle proposte per la città. Il Comune di Trapani all’interno del suo statuto prevedeva questo organo che, però, non era mai stato attivato.

Grazie agli emendamenti approvati in aula, potranno far parte della Consulta sia le associazioni riconosciute che non riconosciute.

All’Albo, invece, possono iscriversi sono le associazioni riconosciute.

“Sicuramente non è un traguardo” afferma l’assessore Vincenzo Abbruscato. “Più che altro ritengo che sia una base di partenza per dare delle regole ben precise al mondo dell’associazionismo in questa città. Non nascondo che un percorso lungo, in tanti anni non si era riusciti a concretizzare. Come amministrazione, dobbiamo ringraziare tutti per il confronto, sia dentro che fuori l’aula, con un prodotto che è stato migliorato. Questa città sul mondo dell’associazionismo fa qualche passo in avanti: si danno delle regole. Riteniamo che con la Consulta possa essere anche da stimolo e da pungolo per le amministrazioni, sia quella presente che quelle future”.