Allarme, oggi pomeriggio, per la chiesa dell’Epifania, in piazza Generale Scio a Trapani. L’edificio di culto, da tempo sconsacrato e più noto come chiesa di Santa Lucia o dei Cappuccini, da tempo versa in uno stato di totale degrado e abbandono.
Il lucchetto della catena che teneva chiuso il portale di ingresso, peraltro già malmesso, è stato trovato aperto e quindi la chiesa era accessibile a chiunque. E’ stato un cittadino – componente dell’associazione Erythros di Trapani – ad accorgersi dell’accaduto e a segnalare la situazione a Polizia Municipale e Carabinieri. All’interno, infatti, sono ancora presenti, benchè in pessime condizioni di conservazione, alcuni arredi sacri.
“Una nostra pattuglia – conferma il comandante Mario Bosco – è giunta sul luogo e ha ripristinato la chiusura del portone”.
La chiesa dell’Epifania è una delle più antiche di Trapani – fu edificata dai Padri Cappuccini nel 1619 – e, originariamente, si trovava all’esterno delle mura che circondavano il nucleo originario della città. Nel 1827 il Comune comprò l’area e l’intero convento; nel 1873, accogliendo la proposta della Congrega del Purgatorio, destinò l’ex Convento dei Cappuccini ad ospizio per accogliere anziani, poveri e inabili al lavoro. La struttura fu inaugurata nel 1877 e dedicata al “Principe di Napoli”. Mantenne questa destinazione fino al 1965. Nel 1992, l’ex convento è stato destinato a Casa-albergo per studenti universitari per alloggiare gli studenti fuori sede che avrebbero frequentato i corsi del Polo Universitario di Trapani, in seguito ebbe altre destinazioni e attualmente è sede dell’Accademia di Belle Arti “Kandinskij”.
Nel giugno scorso l’associazione Italia Nostra ha organizzato – proprio nell’Aula magna della “Kandiskij” – un evento, con musica, una performance teatrale e una conferenza per richiamare l’attenzione sulla necessità di tutelare questo bene storico, artistico e culturale della città.
Fino a qualche decennio fa, nei primi giorni di dicembre, era tradizione per i cittadini trapanesi recarsi nella chiesa per assistere alla “tredicina” in onore di Santa Lucia. Poi il 13 dicembre, nella ricorrenza della festività liturgica della Martire siracusana, la chiesetta si riempiva di fedeli in preghieria ed era uso passare un po’ di bambagia sulla statua della Santa per invocarne la protezione.