Dopo l’avviso di garanzia notificatogli, Antonino Accardo si è dimesso da sindaco di Calatafimi. Antonino Accardo, eletto l’anno scorso con 1900 preferenze,è accusato di corruzione elettorale (“50 euro a voto” si sente nelle intercettazioni) e di tentata estorsione, con l’aggravante di mafia.
“Signor presidente, signor vicesindaco, signori assessori e signori consiglieri tutti – scrive Accardo -, i recenti accadimenti giudiziari mi impongono decisioni che, pur se travagliate, ritengo non più procrastinabili. Solo per l’alto senso politico ed istituzionale che ha sempre improntato il mio impegno civico, pur non sussistendo alcun obbligo in tal senso, ritengo opportuno rassegnare, con effetto immediato ed irrevocabile, le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Calatafimi”.
“Intendo rappresentare a tutta la cittadinanza – continua l’ex primo cittadino – che sono certo che riuscirò a dimostrare il prima possibile la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati e che ripongo piena fiducia nell’operato della Magistratura. Assumo questa decisione pur nella consapevolezza di aver sempre agito in modo trasparente ed irreprensibile e di aver improntato la mia azione politica ed amministrativa, sempre e solo, al raggiungimento del bene comune. Esprimo, infine, gratitudine a tutti quelli che mi hanno sempre sostenuto e a quanti, in questi difficili giorni, mi hanno espresso la loro solidarietà invitandomi a non mollare”.