Antonella Coppola infinita, superato il muro di mille gol in Serie A

È semplicemente la “Regina degli Scudetti”: è la giocatrice più vincente in attività e un grande esempio per le compagne più giovani. Un faro per l'Handball Erice

Mille reti in Serie A. Questo il traguardo raggiunto da Antonella Coppola, pivot della Handball Erice. La “Regina degli Scudetti” (ben 8 tra Handball Salerno e Jomi Pdo Salerno) si è trasferita nella scorsa stagione in Sicilia e ora l’obiettivo personale è stato centrato.

“Un traguardo che mi inorgoglisce: è frutto di anni di allenamenti, di partite e di sacrifici”. Non capita tutti i giorni che una giocatrice raggiunga le 1000 realizzazioni in Serie A. La fatalità ha poi voluto che il traguardo sia stato raggiunto proprio a Salerno, dove Antonella Coppola è cresciuta sportivamente, ha vinto e per anni è stata anche la capitana.

“Sembra una coincidenza ma il destino ha voluto che proprio a Salerno arrivasse il traguardo”. Martedì scorso, infatti l’Handball Erice ha perso contro la capolista 31 a 25 con Coppola autrice di tre gol. “Purtroppo Salerno ci ha colpito ad ogni nostro errore” commenta la numero 9 neroverde. Un pomeriggio storto per le Arpie che nulla hanno potuto contro le campane.

La pivot, classe ’86, originaria di Capaccio-Paestum ha vestito in carriera svariate volte la maglia della Nazionale italiana. È, attualmente, la giocatrice di pallamano con il palmares più importante in attività e spera di regalare alla città di Erice un successo. “Non sarà facile vincere un trofeo ad Erice ma è già un ottimo risultato essere arrivate alla Coppa Italia e ai prossimi playoff. Molti dimenticano che siamo una squadra neopromossa composta da tante giocatrici giovani e molte debuttanti in A1. Stiamo costruendo bene e siamo entusiaste del lavoro del nuovo allenatore”.

Da quando Fernando Gonzalez Gutierrez guida Erice, la squadra ha cambiato marcia. Antonella Coppola è una giocatrice dall’enorme talento, la carta d’identità mente spudoratamente. Gioca e lotta come una giovane ma la mente è da straordinaria leader, in campo e fuori.

“Quando ero piccola praticavo tanti sport, poi ho iniziato a giocare a pallamano con i tornei studenteschi. Tanti movimenti difficili, invece, erano facili e presto degli osservatori si accorsero di me. Non esisteva un settore giovanile quindi mi sono trovata subito a confrontarmi con una squadra senior, questo mi ha permesso di apprendere da giocatrici già navigate”. Una esperienza che ora vive al contrario, da senior che guida le più giovani.

“Le ragazze sono straordinarie” commenta e un pensiero alle tante appassionate: “La pallamano è uno sport sano, permette di creare legami indissolubili. Uno sport che ti insegna anche nella vita a lottare. Vi aspettiamo in palestra”.