È tornato sotto la soglia di 30.000 cell/L il valore che indica la presenza dell’alga “Ostreopsis Ovata” che era stata segnalata nei giorni scorsi in un tratto di mare a San Giuliano (di fronte “Baia dei Mulini”) ricadente nel territorio comunale di Erice.
Lo ha reso noto la sindaca Daniela Toscano che riferisce: “L’ARPA ha comunicato che nel campione di acqua di mare prelevato lo scorso 6 agosto in località San Giuliano (punto di prelievo Lat. N. 38°02’34.03” – Long. E 12°32’28.36”), la concentrazione di alga è risultata inferiore al valore limite di 30.000 cell/L indicato nelle linee guida Istisan 2019”.
Come si ricorderà nei prelievi dello scorso 29 luglio i valori erano risultati superiori al limite.
Il dato rilevato lo scorso 6 agosto è pari ad 5.772 ± 1.004 cell/L – secondo quanto si legge nella nota stampa del Comune di Erice – anche se nella tabella presente sul sito web della Agenzia Regionale per l’Ambiente non è riportato mentre nella comunicazione alla amministrazione comunale è presente.
Dalla stessa tabella riassuntiva dei dati dei campionamenti nella provincia di Trapani, emerge invece, ancora, nel periodo dall’1 al 15 agosto, la presenza dell’alga – che come è noto può provocare problematiche di solito non gravi e passeggere alla salute delle persone – nel tratto di mare davanti al “Cavallino Bianco”, nel territorio comunale di Trapani, dove il valore si attesta a 42.270 cell/L.
In Italia, dal 2010, è diventato obbligatorio effettuare monitoraggi in aree a rischio per la presenza di Ostreopsis ovata e le Agenzie Regionali effettuano i prelievi di acqua marina da giugno a settembre, comunicando ai Comuni e alle ASP di competenza quando la concentrazione della microalga raggiunge o supera il valore di 30.000 cell/L.
In Sicilia le stazioni monitorate sono 23 e sono distribuite sui tratti di costa di tutte le province. I prelievi vengono effettuati mensilmente a giugno e settembre e con frequenza quindicinale nei mesi di luglio e agosto.
L’Ostreopsis ovata è una specie tipica del clima caldo e tropicale che, negli ultimi anni, è presente anche sulle coste italiane.
Quando si verifica la fioritura dell’alga nei mesi più caldi, le acque in superficie possono presentare colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e in alcuni casi si possono verificare morie di pesci.
In presenza delle fioriture e di condizioni meteo-marine che favoriscono la formazione di aerosol marino (micro gocce di acqua) si possono verificare episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale. La sintomatologia riscontrata è simil influenzale e colpisce prevalentemente i soggetti predisposti, come gli allergici e gli asmatici.
Questi effetti sono dovuti all’azione di una tossina prodotta dall’alga e veicolata dall’aerosol marino.