Alcamo, conferita la cittadinanza onoraria a Paolo Borrometi

Ieri 11 novembre, su richiesta del sindaco Domenico Surdi, si è riunito, in seduta straordinaria al Centro Congressi Marconi, il Consiglio comunale presieduto da Baldo Mancuso per conferire la cittadinanza onoraria al giornalista Paolo Borrometi. Alla cerimonia erano presenti le autorità civili e militari.

Paolo Borrometi è un giornalista siciliano, da anni, costretto a vivere sotto scorta dopo aver subito una violenta aggressione e numerose e recenti minacce e intimidazioni da parte della mafia. È laureato in giurisprudenza, ha lavorato al “Giornale di Sicilia”, è autore d’inchieste e reportage sulla criminalità mafiosa. Oggi lavora per Tv2000, è vice direttore dell’Agenzia AGI e presidente dell’associazione “Articolo21”.

È stato il primo giornalista italiano ed europeo a vincere, quest’anno, il prestigioso premio internazionale “Peter Mackle” consegnato in una cerimonia svoltasi alla Craig Newmark Graduate School of Journalism di New York City lo scorso 25 settembre.

“È per noi un onore conferire la cittadinanza onoraria a Paolo Borrometi – dichiarano congiuntamente il presidente e la vice presidente del Consiglio comunale Baldo Mancuso e Giovanna Melodia – che, con la sua instancabile attività rivolta all’inchiesta giornalistica, ricerca la verità. Il suo lavoro, spesso ostacolato dalla malavita organizzata e dalla criminalità mafiosa, è un esempio di correttezza, legalità e, soprattutto, grande senso del dovere”.

In particolare la vicepresidente Melodia, nel ringraziare i ragazzi della scorta ha messo in evidenza “come l’attività di Borrometi è un esempio di grande coraggio, ma di vita vissuta nella paura, perché la mafia è sempre lì pronta a colpire, a “mascariare” chi agisce nella trasparenza e legalità”.
Il Sindaco Domenico Surdi ha affermato “speriamo che personalità come quella di Paolo Borrometi possano essere di esempio a tutti noi ed in particolar modo alle giovani generazioni; il senso del dovere di Borrometi inorgoglisce tutti, per noi è un privilegio conferirgli la cittadinanza onoraria”.

A seguire gli interventi dei Consiglieri Messana e Pitò, poi degli onorevoli Lombardo e Palmeri, tutti indistintamente hanno ringraziato Borrometi per il suo lavoro, facendo rilevare come il giornalista con le sue inchieste affronti sempre temi di grande attualità come ad esempio il caporalato, un fenomeno increscioso che pone l’accento sul problema dello sfruttamento del lavoro.
Nel suo intervento, il Presidente della Consulta Giovanile, Sergio Marrocco ha definito Borrometi “la penna della conoscenza, quella conoscenza che rende liberi e che, piano piano, sta portando la Sicilia fuori dal buio verso la luce”.

Mentre le parole del nuovo Questore di Trapani, il dott Salvatore La Rosa – che ha preso servizio proprio ieri nella nostra provincia e che tutti i presenti hanno salutato, augurandogli buon lavoro, – hanno rappresentato la persona di Paolo Borrometi “come un giornalista antimafia appassionato di libertà e verità che, con le sue inchieste, è riuscito a portare alla ribalta atti e documenti che sarebbero rimasti nei meandri degli scaffali della Procura”.
E’ un rapporto di amicizia interpersonale quello che lega La Rosa a Borrometi, risalente al periodo in cui il questore è stato in servizio a Ragusa e Siracusa, pertanto le parole del Questore e di rimando quelle del giornalista sono state di rispetto reciproco, consapevoli ambedue di vivere situazioni e realtà molto complicate del nostro territorio.

Nel suo intervento finale Borrometi ha ringraziato tutti per le sentite parole nei riguardi del suo difficile ma coinvolgente lavoro, soprattutto ha raccontato come nel 2013/2014 la sua attività oggetto di attacchi malavitosi non suscitava tanto l’attenzione dei politici, ma quella delle forze dell’ordine che gli sono state sempre vicine. Adesso i tempi sono cambiati, ma l’impegno ed il senso del dovere devono essere sempre più forti nel ribadire come l’art. 21 della Costituzione non è solo libertà di informazione, ma il diritto/dovere del cittadino ad essere informato bene. Le istituzioni sono rappresentate da uomini che devono essere in grado di saperlo fare, è stata davvero una scelta difficile da dimenticare quando, negli anni passati, si è preferito Cuffaro alla Presidenza della Regione anziché Rita Borsellino.
Eppure bisogna continuare a sognare per cambiare ed Alcamo è una Città dove il cambiamento è in corso, anche se la mafia continua a vessare in altro modo soprattutto l’economia virtuosa.

Alla fine della cerimonia Paolo Borrometi è stato omaggiato oltre che con la pergamena di riconoscimento con due pubblicazioni della Città di Alcamo.

Redazione

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