Alberghi e B&B nella stessa categoria della TARI, l’interrogazione in Consiglio comunale

I B&B non possono essere assimilati agli alberghi al fine di determinare la tassa sui rifiuti. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione in una recente sentenza e il Movimento 5 Stelle attacca in aula durante il Consiglio comunale l’amministrazione Tranchida.
“Portiamo in aula le lamentele di molti cittadini in merito alla equiparazione delle tariffe Tari per strutture alberghiere senza ristorante con tutte le altre tipologie di strutture ricettive quali per esempio case, appartamenti per vacanze, affittacamere e B&B” afferma Chiara Cavallino che ha presentato l’interrogazione in aula.
In genere, questo tipo di struttura è avviata da privati che si avvalgono della loro organizzazione familiare e che utilizzano parte della propria abitazione per esercitarla. Tale attività deve osservare obbligatoriamente dei periodi di chiusura durante l’anno; è, quindi, per sua stessa natura, saltuaria. E anche il numero di camere e posti letto che è possibile avere è limitato (la normativa varia da regione a regione). Per questi motivi, secondo la Corte di Cassazione, è illegittimo equiparare i B&B agli alberghi, ai fini del calcolo della tassa sui rifiuti.
“Il Movimento 5 Stelle – afferma in aula Chiara Cavallino – ritiene che questo equiparazione sia assolutamente illegittima perché non rispetta né la disciplina regionale, né quella nazionale, né tantomeno quella europea”.
Le strutture ricettive come appartamenti per vacanze, affittacamere e B&B che non siano hotel produco rifiuti inferi e diversi.
Secondo la Suprema Corte, esercitare questa attività nella propria abitazione non determina un mutamento della categoria catastale secondo cui è classificata la propria casa, e quindi un ricalcolo della tassa sui rifiuti.
“Le locazioni turistiche – conclude Cavallino – riportano codice Ateco che riguardo la Tari fa riferimento agli alberghi. Per conoscere la motivazione del problema io sono andata a vedere anche il regolamento Tari e forse potrebbe essere proprio lì l’origine la spiegazione di ciò”.
La risposta dell’amministrazione arriva direttamente in aula per voce dell’assessore Enzo Abbruscato: “la invito a formulare l’interrogazione scritta e noi controlleremo. È doveroso effettuare un accertamento. Qualora ci fosse un errore dobbiamo andare a ritroso per scoprire per quale motivo è nato. Verificheremo perché dobbiamo essere nel giusto e perché noi non dobbiamo arrecare danno nessuno”.