Arrivano i contratti agevolati di locazione di immobili ad uso abitativo. Gli inquilini, attraverso l’accordo, potranno stipulare contratti con la certezza di pagare un canone di locazione al di sotto dei valori di mercato ed ai proprietari di usufruire delle agevolazioni fiscali. Il contratto è stato siglato dalle organizzazioni degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, e dalle organizzazioni dei proprietari APET Confedilizia di Trapani, che hanno sottoscritto e depositato presso il Comune di Trapani un nuovo accordo territoriale.
Tale accordo darà la possibilità di stipulare contratti di affitto a canoni calmierati, con vantaggi economici sia per gli inquilini sia per i locatori.
In particolare, l’accordo offre la possibilità ai locatori di usufruire delle agevolazioni fiscali al 10 per cento dell’imponibile del canone di affitto, nonché l’abbattimento dell’Imu e della Tasi al 75 per cento della base imponibile dovuta. Per gli inquilini, invece, è previsto che essi non paghino l’imposta di registro e i bolli sulla registrazione del contratto, nonché di una detrazione di 485,80 euro se il reddito non supera i 15.493,71 euro o 247,90 euro se il reddito va da 15.493,71 euro fino a 30.9987,41 euro.
“È stato sottoscritto un buon servizio per i cittadini – spiega l’assessore Dario Safina – perché abbiamo allargato la platea delle associazioni e dei sindacati di categoria che possono sottoscrivere e attestare la stipula di contratti affitti calmierati”.
Il contratto di locazione a canone calmierato (altrimenti detto contratto di locazione agevolato o a canone concordato) trova la sua disciplina nella Legge numero 431 del 1998 e rappresenta un’alternativa ai contratti a canone libero. Tale contratto deve rispettare determinati criteri definiti a livello nazionale e recepiti in accordi a livello locale; ha una durata triennale rinnovabile per ulteriori due anni e permette di fruire di particolari agevolazioni fiscali. Per il Comune di Trapani si sono interessati lo stesso Safina e l’assessora Andreana Patti.
“Molti sono i vantaggi di avere degli affitti a un valore inferiore al valore medio di mercato – afferma l’assessore Safina -, gli inquilini potranno godere di alcune agevolazioni fiscali, per i proprietari altre agevolazioni fiscali quali per esempio la riduzione del 25% dell’Imu”.
Costatato che ancora oggi il Comune di Trapani non ha deliberato su le delimitazioni delle “microzone censuarie” ed insieme di aree aventi caratteristiche omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali/servizi e in riferimento a quanto previsto dall’art. 1 del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e di concerto con Ministero dell’Economia e Finanze del 16.01.2017, con il sussidio della banca dati dell’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, sono state individuate 3 macroaree e 9 microzone.
Il Comune ha predisposto che le 3 macroaree siano “Centro storico”, “Intermedia” e “Frazioni”. Ogni macroarea ha 3 microzone che permettono una divisione capillare. Ogni microzona ha la sua “tariffa” che viene poi suddivisa secondo i parametri di costruzione dello stabile (“Prima del 12/12/1970”, “Dal 31/12/2000”, “Dall’01/01/2001 a oggi”) e per il numero di elementi che affittano la casa (“Fino a 3 elementi”, “Da 4 a 7 elementi”, “Più di 7 elementi”). In totale le combinazioni sono 162 (81 tutte tra un minimo e un massimo).
La misura in metri quadrati utili dell’unità immobiliare, ai fini del conteggio del canone, è calcolata secondo: l’intera superficie calpestabile con esclusione dei muri perimetrali esterni, interni e in comunione; non oltre il 50% della superficie dei box, autorimessa, posto auto coperto o scoperto; non oltre il 50 % della superficie di soffitte cantine e simili (comprese mansarde, taverne, soppalchi sprovvisti di abitabilità) qualora comunicanti con i locali di cui alla lettera a e non oltre il 25% qualora non comunicanti; non oltre il 30% della superficie di balconi, terrazze, verande anche coperte.