Il 3 luglio scorso il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Maurizio Santangelo aveva indirizzato una lettera al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, nel corso di una riunione, aveva dichiarato che Airgest potrebbe non essere ricapitalizzata, il che la proietterebbe verso il fallimento.
Nella missiva, Santangelo segnalava al governatore un’anomalia. Non esisterebbe, cioè, alcun obbligo normativo di dismettere Birgi come Crocetta aveva fatto intendere nel suo provvedimento sulla revisione delle partecipate. Esisterebbe, invece, una deroga per società come Airgest che gestiscono servizi di interesse generale. Si tratta dell’articolo 14, comma 5, del Decreto Legislativo 175/2016, utilizzabile a condizione che sia presentato all’Autorità di regolazione dei Trasporti un efficace piano industriale.
“Mi è pervenuta la risposta del Presidente Musumeci, che ringrazio per la cortesia istituzionale – afferma Santangelo – ma non posso condividere la motivazione che mi ha fornito e cioè che il principale problema di Airgest sarebbe il piano industriale legato proprio alla capacità di attrarre vettori nazionali e internazionali. E’ il cane che si morde la coda! Sostenere che non si possa risanare Airgest perché non si può fare un piano industriale, è il perfetto contrario di ciò che dovrebbe fare il proprietario di un aeroporto, e cioè un vero piano industriale”.
“Inoltre – prosegue il sottosegretario M5S – la strategia dei bandi che servono a dare soldi alle compagnie aeree contemplata dai piani industriali precedenti non ha funzionato ed è, comunque, compito della Regione avviare il risanamento, così come supervisionare la redazione di un piano industriale adeguato ed approvarlo. Airgest DEVE essere risanata. I trapanesi non comprenderebbero e non perdonerebbero un eventuale fallimento di Airgest”.
Esponenti del Movimento 5 Stelle avevano partecipato alla riunione del comitato consultivo su Birgi a Palermo segnalando che, fino al 2024, le regole europee consentono alla Regione di concedere aiuti al funzionamento, cioè in conto esercizio, oppure – nei casi limite – di salvare e ristrutturare la società.
“Musumeci – conclude Santangelo – ha messo per iscritto che intende lottare per salvare una risorsa strategica come Birgi ma adesso occorrono azioni concrete della Regione. Lo Stato può intervenire a livello di sistema.
Ci riteniamo impegnati e per questo ho già interessato il ministro Toninelli, ma la Regione deve iniziare a fare subito la sua parte sottraendo Airgest dalla dismissione”.
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