Aeroporto, Ryanair sollecita saldo vecchio co-marketing, Ombra: “A rischio i nuovi voli su Trapani”

Il rilancio dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani rischia un nuovo stop. Stavolta non è il Covid a mettere i bastoni tra le ruote agli sforzi fatti in un anno dalla Regione Siciliana, socio di maggioranza, e dal management di Airgest, società di gestione, ma l’inadempienza di alcuni Comuni trapanesi che sono ancora debitori nei confronti di Ryanair. Si tratta di pagare i 200 mila euro del precedente accordo di co-marketing.

«Ho ricevuto una telefonata dal referente di Ryanair – fa sapere il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – che lamentava di non aver ancora ricevuto il saldo del debito pregresso, più volte promesso e sempre rinviato. Questo ha irrigidito la compagnia aerea tanto da mettere in dubbio il prosieguo delle sue attività su Trapani Birgi. Non posso non esprimere il mio più profondo disappunto per chi, per così poco, rischia di vanificare l’impegno della Regione e il nostro».

Dalla ripresa della presidenza di Salvatore Ombra Ryanair, a cui lo scalo deve il momento d’oro della sua storia recente con circa due milioni di passeggeri raggiunti, è stata oggetto di un serrato “corteggiamento” per riportare la compagnia di Dublino ad investire sullo scalo trapanese. In cambio del saldo di una parte del debito erano state confermate ed ampliate le rotte operate Ryanair su Trapani che attualmente sono Bergamo, Pisa, Bologna, Karlsruhe Baden Baden. Inoltre, Ryanair si è appena aggiudicata il bando, finanziato con fondi regionali, per altri tre anni di intensa attività.

«Tutto – afferma Salvatore Ombra – è adesso messo a rischio dai comuni di Pantelleria, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Poggioreale e, indirettamente da tutto il territorio, visto che la Camera di Commercio di Trapani e altri Comuni si erano impegnati a coprire le mancanze degli inadempienti. Mi confronterò – spiega Ombra – con il presidente Nello Musumeci sulle azioni da intraprendere per risolvere questo nuovo inghippo, che non dipende da noi, ma che minaccia seriamente il futuro dell’aeroporto e del diritto dei trapanesi di volare».

Il debito si riferisce al contratto siglato dai Comuni della provincia di Trapani, insieme alla Camera di commercio, capofila e sottoscrittrice, per garantire le rotte Ryanair nel periodo 2014-2017.