È già fissato per il prossimo 3 aprile un incontro alla Regione per esaminare la gestione dell’aeroporto di Birgi. Lo ha reso noto Paolo Angius, presidente di Airgest, nel corso del convegno sul Piano regionale dei trasporti che ha visto la partecipazione, a Marsala, di tutti i soggetti interessati alla Area Vasta che va da Termini Imerese alla città lilibetana.
Le problematiche che attanagliano il “Vincenzo Florio” sono state più volte richiamate nel corso dell’incontro a cui, oltre a primo cittadino di Marsala, erano presenti anche i sindaci di Palermo e di Trapani.
Angius ha lamentato la carenze di personale dell’azienda che gestisce lo scalo trapanese e ha precisato che, Airgest non fa nessuno spreco ed è in regola con tutte le normative. I costi gestionali non sono indifferenti ma – ha proseguito – “fino a quando l’aeroporto non avrà un traffico di passeggeri intorno ad 1 milione e 800 mila passeggeri, sarà sempre in deficit”.
Il presidente del CdA ha auspicato che la gestione aeroportuale di Birgi si unisca con quella di Palermo o con altre realtà che possano incentivare l’arrivo di compagnie aeree a Birgi.
Secondo Angius il sindaco di Marsala ha gestito correttamente la politica sull’aeroporto di Birgi con bandi oculati che ci si augura possano dare risultati (ndr lo si saprà il prossimo 5 aprile). Se così non sarà – secondo il presidente di Airgest – bisognerà capire quale sarà la volontà dell’ente maggiore azionista e cioè della Regione Siciliana. Intanto si attende ancora che la Regione indichi il componente del Ada di sua spettanza.
Angius ha concluso ricordando che sui voli Rynair da Trapani vi è stato – nel periodo invernale – un 20% in meno di passeggeri rispetto al 2018.
Anche Tullio Giuffrè, presidente della Gesap, è intervenuto sulla questione. Dopo aver ricordato che la movimentazione totale negli aeroporti italiani è di 180 milioni di passeggeri e che nel 2030 arriverà a 300 milioni, ha sottolineato che in Sicilia, attualmente, vengono movimentati 17 milioni di passeggeri con una proiezione per il 2030 di 27 milioni, con un incremento, quindi, di 10 milioni di presenze.
A suo parere, questo aumento, per questioni oggettive, dovrebbe ricadere per la stragrande maggioranza sugli scali di Palermo e di Trapani.
“Il nostro territorio – ha affermato – deve farsi trovare pronto per non perdere questa importante occasione. Bisogna quindi investire di più e meglio”. La Gesap prevede, quest’anno, investimenti per oltre 70 milioni di euro per migliorare la funzionalità di Punta Raisi, che ha un traffico di 7 milioni di passeggeri, e per altri 100 milioni di euro per l’anno prossimo.
Giuffrè ha sottolineato che l’autostrada che serve l’aeroporto è solo a doppia corsia e che bisogna accelerare l’accordo di programma-quadro con la Regione per lo sviluppo della rete aeroportuale Punta Raisi e Birgi che, peraltro, prevede investimenti pubblici per oltre 180 milioni di euro e di privati per altri 61 milioni di euro. Il presidente di Gesap – come chiesto da Ivan Ferrandes, componente della delegazione di operatori economici e cittadini trapanesi che oggi hanno raggiunto Marsala per assistere al convegno e richiamare l’attenzione dei presenti sui problemi di Birgi – si è dichiarato favorevole all’incontro con i vertici regionali per lo sviluppo dei due aeroporti.
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