Dopo l’annuncio di Salvatore Ombra sul ritorno di Ryanair a Birgi, continuano i commenti da parte dei sindaci della provincia.
I primi cittadini delle tre località turistiche più importanti, San Vito Lo Capo, Favignana e Castellammare sono concordi.
“È il momento di agire in maniera seria e concreta – afferma il sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino – coinvolgendo quei soggetti che condividono questo percorso, i 24 Comuni, le associazioni di categoria e gli operatori economici. L’aeroporto di Birgi è fondamentale per il nostro territorio ed è necessario individuare dei percorsi condivisi per far sì che arrivino le compagnie aree che veicolano i flussi turistici nella nostra provincia. Bisogna farlo in tempi brevi, ad esempio convocando un tavolo tecnico per stabilire con chiarezza chi vuole aderire e le modalità per farlo. Il Comune di San Vito Lo Capo è pronto a fare la sua parte. Naturalmente occorrerà lavorare non solo per il periodo estivo ma anche per la bassa stagione, per destagionalizzare i flussi turistici. Inoltre è indispensabile fare rete per promuovere, in maniera unitaria, la nostra destinazione turistica, per veicolare i visitatori in questa parte di Sicilia che offre bellezze naturali, storia, cultura e tradizioni. Bisogna poi lavorare sui servizi da offrire al visitatore, ad iniziare dal trasporto, altra nota dolente che penalizza il nostro territorio”.
“L’esito della riunione è confortante – dice Giseppe Pagoto, sindaco di Favignana e delle Egadi – , il ritrovato accordo con Ryanair per i prossimi 5 anni non può che infondere fiducia, anche se adesso viene il momento dell’impegno concreto e il nostro Comune è chiamato, assieme agli altri, a contribuire probabilmente per un totale di 2 milioni di euro annui che verranno chiesti agli stessi Comuni, oltre ad altri due alle imprese. In questo momento il Comune è già impegnato con quasi 100 mila euro annui nel progetto del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale sulla destinazione Western Sicily, che equivale al 50 per cento della quota versata nell’ambito del precedente accordo di co-marketing; vedremo di individuare risorse e azioni per il resto della quota che verra’ richiesta a tutti i Comuni e, come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte convinta e determinata condividendo la strategia con tutto il Consiglio Comunale oltre che con gli operatori”.
“Abbiamo dato la nostra disponibilità – affermano il sindaco Nicola Rizzo e gli assessori allo sviluppo economico ed attività produttive e Turismo, Vincenzo Abate e Maria Tesè – a far parte del tavolo tecnico in fase di costituzione alla Camera di Commercio di Trapani per analizzare possibili soluzioni di rilancio dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani per il quale è necessario un impegno concreto da parte degli enti pubblici ma anche da parte di imprese ed operatori economici territoriali. Bisogna stabilire modalità chiare di adesione e tempi brevi nonché chiare strategie di promozione territoriale: con noi ci saranno i comuni di San Vito, Trapani e Marsala, come stabilito nel proficuo incontro tenutosi ieri nella Camera di commercio. Ci teniamo a precisare che non abbiamo quote di co-marketing arretrate, come talvolta è stato erroneamente sottolineato confondendo Castellammare con Castelvetrano, poiché abbiamo sempre fatto e faremo la nostra parte per il rilancio di un aeroporto che è fondamentale per l’economia territoriale. Contribuiremo ai due milioni di euro necessari per il nuovo accordo di promozione territoriale, condividendo anche l’ipotesi di una tassa di soggiorno provinciale unica, ma poiché non si può sempre e solo gravare sul pubblico – proseguono il sindaco Nicola Rizzo e gli assessori Vincenzo Abate e Maria Tesè – è necessario che a finanziare gli altri due milioni di euro per coprire l’annualità dell’accordo siano le attività private, senz’altro beneficiarie del rilancio dello scalo che, come sottolineato dal presidente Salvatore Ombra, ha già siglato il nuovo accordo di cinque anni con Ryanair. Risultati che fanno ben sperare ma occorre impegnarsi a fare rete altrimenti si tratta di sforzi destinati a non sortire gli effetti sperati. La città di Castellammare è pronta a parlare al plurale ed a fare ancora la sua parte”.