“Acchianamo a Erice”, tra Natale e rifugi addobati

Erice è stata sempre un rifugio, lo fu per gli Elimi e i Fenici che cercavano un posto in cui sentirsi al sicuro e da cui osservare il mare, lo fu per gli spagnoli che vi impiantarono una fortezza, lo fu per i nostri che sfuggivano ai bombardamenti bellici o all’afa dei mesi caldi ed è stata un rifugio per gli amanti e per gli ziti che volevano mettere i parenti davanti al fatto compiuto. Con la dea Venere nel suo tempio, anche adesso che è sgarrupato, con i suoi veli di virginea nebbia e con le siepi di bosso che nascondono appena dagli sguardi curiosi. E’ un nido di bellezza cui da sempre ricorriamo per rinfrancarci gli animi anche quando temiamo un’interrogazione e saliamo sul primo autobus che ci avvicina ai merli dei castelli. E oggi a Erice è già Natale! Chi voleva annusare e assaporare l’atmosfera festosa di dicembre è già salito al Monte per l’Immacolata. Le vie del centro storico sono illuminate e la filodiffusione sprigiona le più belle canzoni natalizie. In piazza i mercatini profumano di regali, decori, e prelibatezze. Ogni bottega addobbata espone il suo storico artigianato e per le vie, nei cortili presepi e natività catturano gli sguardi. Dicembre ad Erice è Natale, è musica, è cultura con i tanti eventi, concerti, con le proiezioni e gli spettacoli al Gebel Hamed e con una superlativa esposizione dei presepi del maestro Platimiro al museo Cordici.