Accesso agli atti negato: le consigliere del M5S denunciano tutto in aula

Più di due mesi per un accesso agli atti quando la legge prevede solo 30 giorni per evadere la pratica. Un ritardo enorme, considerato che i consiglieri comunali di Trapani, per effettuare il meglio il loro lavoro, hanno una corsia preferenziale. Questa la denuncia in aula, durante l’ultimo Consiglio comunale, di Francesca Trapani.

La consigliera del Movimento 5 Stelle ha spiegato ai presenti che dopo la richiesta ufficiale, nulla si è mosso e questa volta trova anche la sponda dell’amministrazione che non consente e non consentirà in futuro che ciò si ripeta, in difesa del lavoro di tutti i consiglieri comunali.

“Il 21 marzo abbiamo protocollato insieme alla collega Cavallino (anch’essa del movimento pentastellato) un accesso agli atti riguardante lo sversamento di acque nere in mare causate delle continue rotture della condotta che collega le pompe di adduzione di via Marsala e il depuratore consortile”.

Le due consigliere, in base al ruolo ricoperto, hanno chiesto l’accesso agli atti per sapere quante rotture dal 2010 ad oggi sono avvenute. L’ufficio è quello del VI Settore: “Lavori Pubblici” guidato dall’ingegnere Eugenio Sardo. Trapani e Cavallino chiedono inoltre di sapere quante volte è stata predisposta la procedura d’emergenza di rilascio di acque nere in mare dal 2010 a oggi.

“L’ufficio non ha mai risposto agli accessi agli atti. Più volte mi sono recata – continua Francesca Trapani – e a volte non ho trovato chi di competenza mentre altre volte mi sono sentita dire che gli uffici sono carenti di personale quindi c’è una difficoltà nel reperire così tanto materiale e perfino sono stata invitata a cercarmi gli atti da sola, in maniera ovviamente informale, e di aspettare una data da destinarsi per la ricezione degli atti”.
Di fatto, le due consigliere non possono studiare gli atti per verificare che tutto sia stato fatto nella norma o per poter proporre una soluzione durante un Consiglio comunale.

“Non siamo messi nelle condizioni di lavorare nei tempi stabiliti dalla legge 241 e dal regolamento comunale che dovrebbe permette ad un consigliere comunale di vigilare sull’operato degli uffici e dell’amministrazione proprio tramite l’accesso agli atti. Invito l’amministrazione a fare da garante per ogni singolo consigliere, che sia maggioranza o opposizione, a ricevere la documentazione nei tempi prestabiliti” conclude Francesca Trapani.

Redazione

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