A Trapani è vietato TROMBA…re, anche in SORDINA!

Ho preso spunto da un amaro messaggio che l’amico Alberto Anguzza, professione Musicista, Maestro di Tromba e altri strumenti a fiato, nonchè fondatore del gruppo musicale trapanese degli OTTONI ANIMATI, ha pubblicato ieri sulla pagina dedicata ai suoi fans, dove tra le varie perle ha anche pubblicato un video che lo ritrae nella “grande Mela”, davanti al Radio City Music Hall suonare con la sua amata tromba la famosa NEW YORK, NEW YORK.

Omaggio di un Trapanese a New York
Lo ho ospitato nell’ ultima edizione di oggi del #trapanisìgierre dove parlo della sua ingombrante assenza tra i protagonisti dell’imminente NOTTE BIANCA TRAPANESE.
Per ascoltare Sciaccia PLAY

In maniera molto risentita Alberto nel suo post diceva:
Persecuzioni PENALI con sequestri a musicisti e locali di TRAPANI con STUPIDISSIME regole che vietano la Music dal vivo amplificata e SOPRATTUTTO l’utilizzo di DETERMINATI strumenti (guarda caso tromba, congeneri e percussioni) e poi arriva il bellimbusto di turno magari svedese o belga con tanto di super amplificazione e tutto è lecito senza disturbi e sanzioni ?!?!?!? Il grido VERGOGNA non vi INTACCA PIÙ !!! Ecco perché ho deciso di non prestare MAI PIÙ la MIA MUSICA per la MIA città fino a quando non verranno cambiate le regole che stanno FAVOREGGIANDO i soliti lecchini politici con le girandole e i festival ANONIMI e costringendo all’espatrio vari colleghi …INOLTRE ho deciso che non suonerò per la notte bianca perché non ve lo meritate e perché non riuscirò MAI con una deroga una tantum a dar da mangiare alla mia famiglia…
#Vergognatevi

Capisco il risentimento di Alberto Anguzza, e giustifico la sua reazione. Per molti, la musica è un divertimento, per pochi invece è un fastidio, ma nel rispetto di regole e leggi, costringere anche coloro che hanno fatto della musica il loro sostentamento ad “espatriare”, è un po’ difficile da mandar giù. Specialmente quando, artisti come Alberto Anguzza ed i suoi Ottoni Animati negli anni sono diventati un esempio di Trapanesità nel mondo.
Se è vero che “in media stat virtus” mi auguro che, in questa che si vuol far passare per “Città Mediterranea della musica”, un giusto compromesso tra Musica, Utenti, Musicisti, Gestori di pubblici locali ed Amministratori Pubblici, chi di dovere lo possa trovare.