«Domani il guasto sarà riparato». Nel giro di un’ora, il tempo necessario per un approfondimento con gli uffici competenti, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha risposto così al sindaco di Ustica Salvatore Militello che, parlando delle criticità di natura sanitaria esistenti nell’isola che amministra, aveva segnalato anche il caso di un ascensore del poliambulatorio fermo ormai da sei mesi.
Con questo spirito di operatività ed efficienza il governatore ha riunito, da stamattina, a Palazzo d’Orleans, alla presenza dei propri assessori e dei dirigenti generali, i sindaci delle isole minori siciliane. Erano presenti i primi cittadini di Favignana, Giuseppe Pagoto, e Pantelleria, Vincenzo Campo, e quelli di Ustica, Lipari, Santa Maria Salina, Malfa e Lampedusa.
Nostra intervista esclusiva al sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto
Il governo regionale, infatti, è pronto ad avviare un Piano integrato di interventi per il sostegno e lo sviluppo socio-economico delle isole minori sulla scorta delle segnalazioni di chi quei territori li amministra e di cui conosce a fondo ogni tipo di esigenza: dalle infrastrutture portuali all’edilizia scolastica, dalla mobilità interna ai servizi sanitari. E, ancora, l’approvvigionamento idrico, le reti fognarie, il recupero dei beni ambientali e culturali, i Piani di protezione civile, il fabbisogno energetico e, naturalmente, le strutture turistico-ricettive.
La prima parte del confronto è durata circa tre ore, con i componenti del governo e i capi dipartimento a prendere appunti, a cerchiare in rosso le priorità segnalate e ad annotare le indicazioni del presidente Musumeci che è stato categorico nell’avvertire che «non può esserci alibi per nessuno perché c’è una richiesta di cose essenziali. Dobbiamo dare ai cittadini gli stessi servizi e gli stessi beni di cui usufruiscono coloro che vivono nell’isola maggiore. Ci sono problemi che si trascinano perfino da 50 anni e ai quali va trovata soluzione, al più presto o, comunque, entro i prossimi tre anni di questa legislatura».
La sanità è stato il primo argomento affrontato: è emersa l’esigenza di potenziare i servizi di guardia medica, spesso carenti durante le ore notturne, e di ammodernare le stazioni di elisoccorso. Necessaria, hanno sottolineato i sindaci, anche la presenza di nuove figure professionali, dai cardiologi agli anestesisti, dai pediatri agli infermieri.
Per quanto riguarda le reti fognarie, inesistenti in alcune isole e da completare in altre, ci sarà bisogno di rimuovere, eventualmente, i vincoli che ne impediscono la realizzazione e di accelerare le procedure per ultimare quelle che ci sono.
«E’ ovvio che noi ci poniamo come interlocutori in termini progettuali e finanziari», ha chiarito il presidente Musumeci che, per quanto riguarda il tema della viabilità, è stato categorico nei tempi: entro quindici giorni i sindaci dovranno far pervenire alla Regione le segnalazioni sulle tratte principali di interesse turistico che necessitano di interventi e nei prossimi sei mesi, al massimo, dunque prima dell’estate, saranno realizzati i lavori che riguarderanno anche la segnaletica.
Per le altre arterie provinciali, invece, si valuterà se inserire le opere nell’Accordo quadro già esistente o se reperire altre fonti di finanziamento. Oltre cento, invece, i milioni destinati alle infrastrutture portuali. Si tratta di interventi già effettuati o da cominciare a breve. Il primo maggio, invece – ha assicurato il presidente della Regione – potranno essere inaugurate le nuove stazioni marittime, realizzate con strutture prefabbricate, che potranno offrire a chi sbarca nelle isole tutti i servizi di accoglienza più confortevoli e offrire al turista ogni informazione necessaria. La riunione prosegue nel pomeriggio.