A Paceco ordinanza impone taglio di rami e alberi vicini ai binari ferroviari

A Paceco, con un’ordinanza del sindaco Giuseppe Scarcella, é stato disposto “il taglio dei rami e degli alberi che possano, in caso di caduta, interferire con l’infrastruttura ferroviaria creando possibile pericolo per la pubblica incolumità e l’interruzione del pubblico esercizio ferroviario”.

L’ordine di avviare la potatura è rivolto “a tutti i proprietari, affittuari, conduttori o detentori a qualsiasi titolo di aree o fondi rustici, aree di pertinenze a fabbricati e di altra destinazione d’uso, confinanti con i tracciati della ferrovia situati nel territorio del Comune di Paceco, nell’ambito delle proprie fasce di rispetto”. Gli stessi, inoltre, dovranno “mantenere costantemente, nel tempo, le distanze di sicurezza dalla sede ferroviaria delle alberature e di quanto altro indicato agli artt. 52 e 55 del DPR 753/1980”.

“Considerato che il territorio comunale di Paceco è attraversato dalla strada ferrata facente parte della RFI – Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Ferrovie dello Stato, e che lungo i tracciati delle linee ferroviarie – è ricordato nell’ordinanza – è vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie ad una distanza minore di trenta metri dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia”, il sindaco, Giuseppe Scarcella, ha ravvisato “la necessità e l’urgenza, ancorché con finalità di prevenzione, di portare a conoscenza della cittadinanza in generale e dei proprietari confinanti con le fasce di rispetto delle sedi ferroviarie, del potenziale grave pericolo che minaccia l’incolumità pubblica, rappresentato dalla caduta di vegetazione su aree della Rete Ferroviaria Italiana”, evidenziando che “i proprietari di piantagioni (alberi, arbusti, rampicanti) e/o fondi confinanti con le sedi dei tracciati della ferrovia sono tenuti ad adottare gli accorgimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria tali da evitare il verificarsi delle situazioni di pericolo descritte in premessa” e che “tali opere sono urgenti ed indifferibili e rivestono carattere di pubblica utilità ed incolumità, per i motivi sopra esposti”.

Il primo cittadino, inoltre, avverte che “in caso di mancata osservanza delle prescrizioni contenute nella presente ordinanza saranno applicate sanzioni amministrative pecuniarie”.