Diversamente da quanto esposto dal primo cittadino di Trapani, per la minoranza consiliare sicuramente non è stato un anno positivo soprattutto sulla programmazione.
“È stato un anno particolare, metà del quale caratterizzato da una pandemia mondiale – commentato le esponenti del Movimento 5 Stelle Francesca Trapani e Chiara Cavallino – amministrare in questo periodo non sarebbe stato facile per nessuno. A ben vedere, però, questo terzo anno a conduzione Tranchida non è stato poi così diverso dai precedenti, visto che l’immobilismo della città non può certo ascriversi esclusivamente alla crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo. Se negli anni precedenti questa Giunta avesse avviato una seria attività di programmazione, probabilmente la Città avrebbe risposto in modo differente o, comunque, avrebbe potuto iniziare a raccogliere i primi frutti della programmazione a medio termine”.
La critica si concentra anche sui controlli sulle microdiscariche che mortificano la bellezza della Città. “Abbiamo richiamato l’attenzione sull’assenza di un piano del verde che tuteli il patrimonio esistente – continuano le pentastellate – , e anche sull’annosa questione della rete fognaria e degli sversamenti al mare, solo proclami di mutui e progetti”.
Bocciato anche il piano culturale di Tranchida. “Cultura? Sembra che per l’amministrazione questa parola si esaurisca nella candidatura della Città a capitale della Cultura, e probabilmente il Covid-19 è stata una comoda scusa per non realizzare altre iniziative”.
Per Gaspare Gianformaggio, invece, la critica è sulle strutture sportive. “I disservizi sono tanti e oggi le nostre associazioni sportive non hanno ancora impianti idonei ad ospitarli e sono costretti a usufruire delle palestre presenti nel territorio ericino. Forse Tranchida si sta rendendo conto che amministrare un comune capoluogo di Provincia non è cosa facile, la bella e ridente città che un tempo ha ospitato grandi eventi non esiste più: siamo tornati 20 anni indietro”.