Ha preferito far passare il Natale prima di replicare. Tranchida prende posizione sulle polemiche nate dopo aver appreso dell’operazione condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Palermo e che, tra gli altri, ha portato al coinvolgimento di Salvatore Barone, ex direttore generale e presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’ATM, azienda di proprietà del Comune di Trapani che si occupa di trasporto pubblico locale e parcheggi a pagamento.
“Non credo che questo sindaco si debba giustificare di una nomina di un dipendente che, fino ad allora, non aveva dato alcun segnale di indegnità all’incarico” afferma Tranchida.
Barone, già dipendente dal 1986 e poi Direttore Generale dal 1996 di S.A.U., ora ATM, nell’arco temporale utile per la nomina ed il successivo insediamento del nuovo C.d.A., previo adeguamento statutario proposto e poi approvato dal Consiglio Comunale, il 15/11/2019 è stato nominato da Tranchida (tanto per continuità amministrativo-temporale e poiché unico dipendente ATM titolare del “patentino di direttore d’esercizio”) Amministratore Unico della Società e successivamente il 30/1/2020, presidente del C.d.A., in entrambi i casi senza alcun compenso, concludendo tale ultimo mandato l’8/9/2020. Barone è andato in pensione il 31/12/2019.
“Nessuno ebbe a lagnarsi di tale nomina o ha sollevato particolari contestazioni. Naturalmente io – continua Tranchida – , come tutta la compagine politico-amministrativa dell’Ente, non potevo che essere all’oscuro dei rapporti e dei fatti che gli sono stati successivamente contestati dalla Magistratura”.
Nell’immediatezza dei fatti di cronaca, il sindaco ha dato mandato all’Ufficio Legale del Comune affinché possa tutelare l’Ente e della sua collettività.