Una lettrice racconta: “Professionalità e umanità” al reparto di Ginecologia dell’ospedale di Castelvetrano

Le difficoltà di gestire tutte le patologie negli ospedali, in questi tempi di Covid, sono note e, in questi mesi, ci siamo anche trovati a raccontare di alcune criticità e problematiche che ci sono state segnalate. Stavolta, invece, diamo spazio alla testimonianza di una lettrice che ci parla della positiva esperienza vissuta dalla sua famiglia presso l’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano. Ecco le sue parole.

“Si parla spesso di malasanità e si tende a criticare o notare le cose negative…invece voglio proprio ringraziare il personale ospedaliero del reparto di Ginecologia e Ostetricia di Castelvetrano. Il momento che viviamo è molto particolare ma oltre al Covid-19 vi sono altri problemi di salute. Mia madre ha dovuto subire un piccolo intervento e, dal primo momento che abbiamo messo piede in questo reparto, abbiamo subito notato l’accoglienza, la gentilezza, la disponibilità del personale e in primis del primario Dott. Angelo Caradonna: persona eccezionale, un professionista umile, umano e sensibile.
L’umanità e la gentilezza di questo personale ci ha colpito fin da subito, anche il solo salutare, il “Buongiorno”, detto con gli occhi sorridenti. Sappiamo il periodo che tutti viviamo, ma ancor di più lo vivono loro che lavorano con l’ansia, la preoccupazione…anche se non viene manifestata alla gente che arriva lì ed ha bisogno di queste persone. La mascherina non impedisce di notare il loro sguardo rassicurante, la loro gentilezza, la loro disponibilità, la loro umanità: i sorrisi si vedono nonostante la mascherina. Pur mantenendo e rispettando tutti i protocolli di sicurezza, riescono ad “abbracciare e confortare” la gente con il loro sguardo e modo di fare, nonché con il loro tono di voce”.

“Dall’esterno – prosegue la lettera – si nota subito l’armonia e la collaborazione che c’è e come si lavora in questo reparto. La prima persona che ho incontrato è stata l’infermiera Anna, che con la sua gentilezza, simpatia ed empatia ha tranquillizzato una ragazza straniera che non parlava e capiva bene l’italiano; quest’ultima doveva fare il tracciato. La caposala Giovanna, che parlando del suo personale mostra e dice chiaramente la sua stima con l’emozione negli occhi… precisa, attenta e sensibile verso i colleghi e i pazienti, e soprattutto verso i familiari dei pazienti ricoverati: loro sono il nostro tramite con i nostri affetti, soprattutto in questo momento che non possiamo stare accanto ai nostri cari. Giovanna, pur facendo rispettare egregiamente le regole, faceva in modo di farmi avere notizie di mia madre che si era operata, come se io fossi stata lì con lei. In questo modo, anche se non la potevo vedere, ero tranquillizzata ed informata da loro. Che sensibilità ed empatia!
Con questa lettera voglio ringraziare tutto il personale, anche se di alcuni non ricordo il nome, ma il loro sguardo sì e non è una mascherina ad impedire di vedere la loro umanità. Ringrazio di cuore il dott. Angelo (do nome e di fatto) Caradonna, la dottoressa Francesca (coordinatrice dell’ostetricia): che persona e professionista attenta, empatica! Ringrazio, oltre ad Anna e Giovanna, anche Donatella, Sonia, Graziella, Maria Antonietta, la dott oressa Li Causi…e mi scuso con gli altri per non ricordare il nome”.

“Entrando in altri reparti e ospedali – conclude la lettrice – mi è successo che il personale ti guarda e nemmeno ti saluta, oppure che, indossando un camice si dia delle “arie” o che presi dal loro lavoro ti trattino in modo superficiale e a volte anche in modo scontroso. Invece l’umiltà, l’armonia, il rispetto, la sensibilità, la gentilezza, la disponibilità, l’empatia …tutto questo distingue il reparto di Ginecologia e Ostetricia di Castelvetrano. E’ vero: è il loro lavoro. Ma c’è chi lavora per lo stipendio e chi lavora col cuore. Questo è il caso di queste persone: mettono il cuore in quello che fanno. Auguro loro di non perdere mai l’amore e l’entusiasmo per il proprio lavoro e l’attenzione per i pazienti e i loro familiari. Adesso mia madre sta bene ed è anche grazie a queste persone che si sono prese cura di lei come se ci fossi stata io accanto a lei.
Con stima, Rosaria Maria Marino